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Editoriale Cosmo, 2014 (USA, Eclipse Comics, 1987) |
“Jorge
Zaffino è un grande innovatore, unico e irripetibile. Scopro, quasi
per caso, la sua opera nella redazione di Comic
Art
e, rapito dalla sua arte, fotocopio tutta la storia che stava andando
in stampa: le sue pennellate veloci e il suo tratteggio sapiente
hanno fatto scuola.”
(Corrado
Mastantuono)
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Chuck Dixon e Jorge Zaffino |
Se
dovessimo elencare i dieci disegnatori di fumetti più grandi di
tutti i tempi, non ci sarebbero dubbi sulla sua inclusione accanto ad
artisti come Milton Caniff, Alex Toth, Jack Kirby, Moebius. Il segno
di Zaffino ha qualcosa di magico e quando lo vedi per la prima volta
ha un impatto devastante; è come se tutto ciò che è stato
realizzato precedentemente nei comics si disintegrasse in una
frazione di secondo, per spianare la strada alla forza dirompente dei
suoi disegni. In essi è racchiuso tutto quello che serve a fare di
un qualsiasi fumetto un capolavoro visivo, a cominciare dal segno che
è come un marchio di fabbrica; poi c'è l'uso del bianco e nero, con
quelle pennellate date con la stessa forza di chi batte con un
martello su un incudine; poi c'è il tratteggio che si amalgama
perfettamente con le pennellate creando un impatto visivo “unico e
irripetibile”, proprio come diceva Mastantuono. Ogni volto
disegnato da Zaffino sembra un'opera d'arte; alcuni primi piani dei
suoi personaggi vengono da lui delineati con un uso del bianco e nero
che ha fatto scuola tra gli artisti odierni: oltre al già citato
Mastantuono, possiamo citare Massimo Carnevale, Luigi Siniscalchi o i fratelli Cestaro,
per non parlare di artisti americani come Tommy Lee Edwards e Sean
Murphy o inglesi come Sean Phillips: tutti debitori nei confronti
dell'arte di Jorge Zaffino. Un artista simile non può non entrare
nel cuore di chi ama il disegno a fumetti, perché Zaffino sembra
nato con matita e nutrito con inchiostro di china al posto del latte.
Del resto la sua vita parla chiaro: talento precoce fin
dall'adolescenza, trascorsa ad imparare il mestiere nello studio dei
fratelli Villagràn; neanche ventenne già lavora a personaggi
storici del fumetto argentino come Nippur
di Lagash. Ma è negli anni '80 che il giovane artista argentino
incontra lo sceneggiatore Chuck Dixon nel cui curriculum figuravano
collaborazioni con la Marvel Comics. Dixon rimane colpito dalle
tavole di Zaffino e più in là così ricorderà l'amico
artista:”Volevo
lavorare con questo ragazzo. Dovevo lavorare con questo ragazzo.
C'era questa... "forza" sotto la sua tecnica di disegno,
già di suo impressionante... una forza cruda, cupa... era perfetto
per me e per quello che volevo raccontare".
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Splendida tavola in cui ammirare lo splendido tratteggio che caratterizza lo stile di Zaffino. |
E i due uniscono le loro forze; Dixon scrive una storia ambientata in
uno futuro post apocalittico in cui la terra è completamente
ricoperta di ghiaccio: la trama è bella, il ritmo non cede mai ma
Dixon sa che ci vuole quella marcia in più, quell'ingrediente
segreto che gli chef usano per rendere unico il loro piatto.
E
“l'ingrediente segreto” non poteva che essere Jorge Zaffino;
Dixon pensa la storia per i suoi disegni e l'artista non si fa certo
pregare e, tavola dopo tavola, disegna con la consapevolezza di chi
sta realizzando qualcosa che resterà per sempre. WinterWorld è un
capolavoro grafico in cui il talento di Zaffino è presente in ogni singola
tavola, con tutte quelle innovazioni che lo hanno portato ad essere
(e tutt'ora continua ad essere) un artista di grande riferimento per
la generazione odierna di cartoonist; la costruzione della tavola è
perfetta, la caratterizzazione dei personaggi viene esaltata dal suo
segno energico (e sarà fonte d'imitazione negli anni a venire) e il
tratteggio, che caratterizza il suo disegno assume, tavola dopo
tavola, un aspetto sempre più importante.
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La pennellata magica che si amalgama perfettamente con il tratteggio incrociato e disordinato per una delle più famose e potenti immagini di Zaffino. |
E
WinterWorld è solo l'inizio di una breve ma grandissima carriera in
cui il segno del geniale disegnatore argentino si evolverà in
maniera sbalorditiva, lasciando davvero attoniti gli addetti ai
lavori. Un esempio su tutti: la saga del Punitore, in cui Zaffino dà
prova del suo talento per molti versi davvero unico e, oserei dire,
inarrivabile. Ricorda l'editor Carl Potts: “Mi
ricordo che rimanevo sempre spiazzato ogni volta che Jorge mi spediva
un nuovo gruppo di tavole. Altri colleghi, o sceneggiatori e
disegnatori, quando venivano a trovarmi, cercavano sempre di dare uno
sguardo al suo lavoro".
E
non c'è da stupirsene vista la popolarità di cui Zaffino gode tra
gli addetti ai lavori; minore, invece, è stata la sua popolarità
tra il pubblico. Come ha scritto giustamente Pasquale Frisenda in un
articolo dedicato al maestro argentino: “...i
lettori americani non lo amarono mai troppo, abituati, all'inizio
degli anni '90, ormai ad un disegno stilizzato e quasi pagliaccesco,
lontano dall'idea di naturalismo che Zaffino metteva in scena,
invece, con una sensibilità quasi completamente assente nei fumetti
americani di oggi, fatta di sottigliezza del linguaggio grafico, di
corpi umani sapientemente ritratti, mai rigidi e sempre
espressivi...”.
Al
di là di tutto Jorge Zaffino rimane comunque un artista unico, un
innovatore che ha fatto scuola (per riallacciarci alle parole di
Corrado Mastantuono): il suo disegno, la sua sintesi e la sua
pennellata tutt'oggi rischiano di non avere eguali.
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Il segno del genio: Jorge Zaffino. |
Curiosità
WinterWorld
venne pubblicata per prima volta in tre volumetti dalla Eclipse
Comics nel 1988. Dixon e Zaffino realizzarono anche un sequel WinterSea. Recentemente è stata annunciata l'uscita di WinterWorld
come serie regolare con i testi dello stesso Dixon e i disegni di
Butch Guice.
Jorge
Zaffino, purtroppo, ebbe una carriera davvero breve; si spense nel
luglio del 2002 a soli 42 anni per un attacco cardiaco. Tra le sue
opere da ricordare (oltre WinterWorld e il già citato Punisher):
Seven Block (sempre su testi di Dixon), il bellissimo Hoover (testi
di Carlos Trillo) e la bella short story, realizzata sempre in
coppia con Dixon, per la serie Batman: Black and White.
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Il caratteristico volto di Jorge Zaffino: la parte anteriore in ombra e quella superiore illuminata una delle caratteristiche (in seguito molto imitate) del suo personalissimo stile. |
Edizione
Consigliata
Premetto
che è doveroso ringraziare i tipi della Cosmo per averci fatto
questo grande regalo: WinterWorld e il suo seguito WinterSea in un
unico albo al vantaggiosissimo prezzo di 5 euro. Detto questo la
qualità dell'edizione lascia un po' a desiderare in quanto ricalca
la classica struttura del fumetto seriale da edicola. Non sarebbe
stata una cattiva idea realizzare un albo di formato leggermente più
grande soffermandosi soprattutto sulla qualità di stampa per
valorizzare i disegni di Zaffino. Ma l'importante è leggere e
possedere quest'opera imprescindibile per una biblioteca essenziale
sul fumetto.
Altre
edizioni
Nessuna
in Italiano ovviamente data la recentissima edizione del volume
consigliato.
Tuttavia
per chi volesse leggere l'opera di Dixon e Zaffino in lingua originale, può
prendere il volume edito dalla IDW Publishing o per i più nostalgici l'edizione originale della Eclipse Comics.
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A sinistra: il primo albo della prima edizione di WinterWorld. A destra: Il ritorno di WinterWorld a opera dello stesso Dixon con i disegno di Butch Guice. |