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Magic Press, 2004 (USA, Hellboy: wake the devil, 1997) |
“Beh...
tu stai attento lo stesso.”
“Pollo
alla paprika baby.”
(Dialogo
tra Hellboy e Liz Sherman)
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Mike Mignola |
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Un bel primissimo piano di Hellboy. |
Anung
Un Rama è il vero nome di
questo demone dall'aspetto imponente, evocato sulla terra nel 1944
dallo stregone russo Grigorj E. Rasputin,
per conto della Ahnenerbe
nazista, con l'intento di modificare il corso della seconda guerra
mondiale.
Strappato
al nemico nazista, il demone viene “adottato” dal professor
Trevor
Bruttenholm
che lo ribattezza Hellboy
e lo cresce come un figlio in una base segreta dell'esercito
americano. Una volta cresciuto, Hellboy
diverrà il miglior membro del BPRD
(Bureau of Paranormal Research and Defense), insieme ai suoi compagni
di ventura tra cui la pirocinetica Liz
Sherman
e l'anfibio Abe
Sapien.
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Lo splendido uso dei neri contrapposto al tratto sintetico e grottesco: Mignola al massimo della forma. |
Insieme
a loro Hellboy
è protagonista di quella che è forse la sua avventura più bella e
famosa ma anche la più complessa; Il
risveglio del demone,
come ebbe a dire lo stesso Mignola
rivolgendosi ai lettori alla fine della storia, è senza dubbio il
suo fumetto più ambizioso. In effetti è un'avventura in cui
l'artista americano dichiara apertamente il suo amore per i vampiri,
la letteratura di Lovecraft
e Poe,
l'horror e il genere supereroistico che in questa storia trovano un
perfetto legame, con in più quella giusta dose d'ironia dovuta
proprio al suo protagonista. Hellboy
dovrà
vedersela con una serie di personaggi che sono un vero esempio
dell'incredibile vena creativa di Mignola:
divinità dall'oltretomba, scienziati folli, vampiri cosacchi,
nazisti, personaggi presi dalla mitologia slava (Baba
Yaga)
o dalla storia russa (Rasputin)
e quant'altro serva all'autore per creare un'avventura mozzafiato,
che alterna sequenze d'azione a dialoghi efficaci, storia reale e
mitologia in un crescendo narrativo che non presenta mai nessun
cedimento e che getta le basi per tutte le successive avventure del
demone rosso con corna limate e coda diavolesca.
Il
risveglio del demone
rappresenta il vertice artistico e creativo di Mike Mignola; dopo
aver affidato inizialmente Hellboy
alla sapiente penna di John
Byrne
per le prime storie (Il
seme della distruzione),
l'autore si mette in gioco in prima persona e realizza una delle
migliori storie degli anni '90 con uno dei personaggi più originali
del periodo; un personaggio, quello di Hellboy,
che non ha solo conquistato il pubblico dei lettori ma anche quello
degli addetti ai lavori, tra cui Frank Miller,
Craig Thompson,
il grande Will Eisner
e Alan Moore
che parlando di questa storia ha detto: “Il
volume che avete in mano distilla il meglio del fumetto in un vino
rosso, cupo e intossicante. Sedetevi e mandatelo giù d'un fiato. Poi
aspettate che questa lettura attraversi un'allarmante e mistificante
trasformazione. Hellboy
è il passaporto per un angolo del paradiso dei fumetti che non
vorreste mai lasciare...”
Non
ci resta che seguire il suo consiglio. Il
risveglio del demone
non può e non deve mancare nella vostra biblioteca.
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Azione e ironia sono tra i vari ingredienti del successo di Hellboy. |
Curiosità
I colori dell'albo sono opera di James Sinclair mentre il logo di Hellboy è opera di Kevin Nowlan. Alla fine del volume una serie di omaggi artistici ad Hellboy tra cui quelli di Bruce Tim, P. Craig Russel e Derek Thompson.
Edizione
consigliata
Buon lavoro della Magic Press che realizza un albo brossurato con introduzione di Alan Moore e nota in appendice dello stesso Mignola.
Altre
edizioni
Il risveglio del demone uscì in Italia per la prima volta nel 1998 sempre per conto della Magic Press. La stessa casa editrice romana ha racchiuso in un elegante volume cartonato (sull'onda dell'ultima moda delle case editrici di realizzare mega libroni in confezioni de luxe) sia Il risveglio del demone che la prima avventura, Il seme della distruzione, realizzata da Mignola con l'ausilio di John Byrne per i testi. Per chi volesse approfondire il personaggio val la pena leggere anche La bara incatenata e altre storie e La mano destra del destino.
Ottima recensione...ti seguo sempre volentieri
RispondiEliminaGrazie
Max
Grazie a te Max... spero di risentirti presto.
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