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Rizzoli-Lizard, 2003 (Francia/Spagna, Artic Nation, 2003) |
"...Non
sempre abbiamo l'onore e la fortuna di parlare d'un fumetto così
elegante... Come disegnatore posso dire che ne ho la vista appagata,
e vi garantisco che mi fa molto piacere..."
(Règis
Loisel a proposito dei disegni di Juanjo Guarnido).
È
giusto che un nuovo millennio (l'inizio del 2000) venga inaugurato
col botto. Sotto tutti i punti di vista e in qualsiasi campo
artistico o scientifico che sia. Il fumetto (soprattutto quello
italiano) alle soglie del 2000 non è che stesse producendo chissà
quali perle per il nostro palato esigente, tanto che la nostalgia di
un periodo florido come gli anni '80 si faceva sentire con sempre più
forza.
Tanto
più che con l'invasione/moda delle “Graphic novel” molti autori
hanno dato vita a sperimentazioni artistiche non sempre all'altezza
della parola 'arte'. Se poi ci mettiamo autobiografismi e varie
storie quotidiane...Insomma diciamocela tutta: ci mancava (e forse ci
manca tutt'ora) il gesto di aprire un albo a fumetti e vedere le
prodezze artistiche di un Magnus, un Pazienza o di un
Dino Battaglia; artisti che raccontavano con la forza delle
loro immagini e che spesso ci lasciavano basiti. E poi ci mancavano
(e ci mancano) anche quelle belle storie avventurose, piene di
azione, giallo e mistero che non abbiano per protagonista unicamente
un super eroe.
Quando
verso la fine del 2000 uscì il primo volume di Blacksad
fu come sentire quella forza avventurosa che molti eroi dei fumetti
ci avevano regalato. E la forza questa volta era quasi completamente
nelle matite e nei colori di un giovane artista trentatreenne le cui
tavole avevano qualcosa di veramente sorprendente.
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Gioco di sguardi ed espressioni, una delle molte abilità artistiche di Guarnido. |
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Tavole da Artic Nation: due magistrali esempi della sublime arte di Juanjo Guarnido. |
E
come dicevo Guarnido supera se stesso con una galleria
di personaggi davvero unici: per i bianchi gli autori scelgono
animali come le volpi bianche, gli orsi polari o le tigri bianche; al
contrario per rappresentare la razza nera vi sono cavalli, tori, cani
e altri animali. Indimenticabili sono allo stesso modo i personaggi
della bambina rapita, della bellissima Dinah e del ladruncolo
Lukas genialmente rappresentato con le sembianze di una gazza
ladra.
Un'opera
e una saga assolutamente imperdibili. Chi ha voglia di regalare ai
propri occhi delle perle artistiche non deve far altro che sfogliare
l'intera opera di Blacksad; davanti ad ogni vignetta
rimarrete stupiti dall'incredibile minuziosità artistica capace di
cogliere a fondo ogni dettaglio, dalla rigorosa ricerca storica che
non rallenta mai il ritmo e l'andamento della storia.
Con
questo personaggio, Juan
Dìaz Canales ci ha riportato indietro nel tempo con una
storia classica ma grintosa; Juanjo Guarnido... beh c'è
bisogno d'aggiungere altro? Del resto come già scritto in altri post
di 300, gli artisti che hanno lavorato nel campo del
disegno animato hanno una marcia in più.
E
di marce l'artista spagnolo ne ha davvero tante.
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Il protagonista con la bella Dinah. |
Curiosità
Entrambi
gli autori, prima di Blacksad, lavoravano nel cinema
d'animazione presso uno studio di Madrid. Lì si sono incontrati e
Canales ha proposto a Guanido di lavorare
al progetto di Blacksad.
Guanido
lavora nel campo dell'animazione presso gli studi Disney in
Francia; ha collaborato al film animato Tarzan, nelle vesti di
animatore capo, creando il personaggio di Sabor.
Gli
altri volumi di Blacksad sono (in ordine cronologico):
Da qualche parte fra le ombre, Anima Rossa, L'inferno,
il silenzio e il recente Amarillo.
Edizione
consigliata
Al
momento l'unica in Italia; formato cartonato, buona qualità di
stampa, insomma rende abbastanza giustizia ai disegni di Guarnido.
Altre
edizioni
Nessuna
al momento; ma, cosa alquanto inusuale, la Rizzoli-Lizard
ha reso disponibile i volumi nei formati digitali eBookReader
e iPad, fermo
restando che consiglio vivamente l'acquisto di tutti i volumi
pubblicati finora da Rizzoli-Lizard.
Inoltre, sempre dallo stesso editore, vale la pena l'acquisto del
volume dedicato al dietro le quinte della realizzazione di Blacksad:
Making
of Blacksad,
i retroscena dell'inchiesta, pieno zeppo di sketch, studi preparatori
in bianco e nero ed a colori con in più interviste ai due autori.
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I quattro volumi della saga di Blacksad e il volume dedicato al making of. |
Mi vergogno ma confesso di non aver ancora letto niente di Blacksad. E' una lettura che devo recuperare il prima possibile.
RispondiEliminae credimi Luca ne vale la pena: le storie sono quelle classiche stile hardboiled alla Dashiell Hammett... ma i disegni sono qualcosa di quasi unico nel panorama del nuovo millennio.
EliminaFidati!
Mi fido, mi fido. Devo decidermi a farmelo prestare da un mio amico che me lo aveva magnificato.
EliminaÈ stato amore a prima vista, li ho tutti e lo sketchbook è strepitoso. L'impostazione delle vignette deve tantissimo alla tecnica cinematografica e anche lo stesso editing dello sketchbook sfrutta la pellicola cinematografica non a caso credo. Laura
RispondiEliminaBlacksad è fortemente cinematografico sopratutto nei tagli e nelle inquadrature... difficile non innamorarsi di un simile fumetto comunque: l'espressività dei personaggi, le sequenze d'azione, ecc... tutto semplicemente fantastico!
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