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Un giovane Lyonel Feininger. |
Forse
con Lyonel Feininger
ci troviamo di fronte al primo vero precursore del fumetto? È
possibile, nonostante siano in pochi a conoscerne l'arte nell'ambito
fumettistico; Feininger
fu più attivo nella pittura che nel mondo delle nuvole parlanti, ma
quel poco che ha fatto basta a renderlo un precursore e, insieme a
Winsor McCay,
il primo vero genio della storia dei comics.
Si
dedicò al fumetto tra il 1906 e il 1907, anno in cui chiuse i
battenti una delle due strip da lui inventate, Wee
Willie Winkie's World.
La prima fu Kin-der-Kids,
storia che vede protagonisti tre fratelli, Daniel
Webster,
Pie-Mouth
e Strenous Teddy,
col pallino dell'esplorazione; dentro una vasca da bagno salpano dal
porto di Manhattan pronti ad esplorare il mondo. Attorno a loro una
serie di personaggi secondari: la zia Jim
Jam,
una sorta di avversario dei tre fratellini, il cane Shelock
Bones
e soprattutto Mysterrious
Pete,
un'ambiguo personaggio che viaggia su una nuvola e porta messaggi ai
tre piccoli protagonisti. È subito evidente la creatività di
Feininger;
secondo il fumettologo Bill
Blackbeard
con Kin-der-Kids
l'artista americano di origine tedesca realizzò il primo esempio di
fumetto in cui la storia aveva una forma di continuity. Ma al di là
della storia, di per sé divertente e piena di creatività, Feininger
riuscì a stupire grazie al suo talento artistico, con tavole
pubblicate a piena pagina in cui il suo modernissimo tratto
espressionista si sposava perfettamente a un uso dei colori del tutto
nuovo e inusuale in linea con le avanguardie pittoriche del periodo.
E
la fantasia di Lyonel
Feininger
non si fermò a Kin-Der-Kids;
in una sua costante ricerca espressiva e narrativa, l'autore creò
anche la strip Wee Willie
Winkie's World.
Qui il protagonista è il piccolo Willie,
un bimbo che quanto a fantasia non ha niente da invidiare al Calvin
di
Calvin e Hobbes.
Willie
si aggira nella campagna circostante la casa di suo nonno e la sua
fervida immaginazione fa sì che oggetti solitamente inanimati (sole,
tetti, fontane, mulini a vento, ecc...) assumano sembianze
praticamente umane. Ed è innegabile la poetica di questa strip;
Willie
ha un'immaginazione che gli permette di evadere da una realtà troppo
statica per un bambino per ricrearla a suo piacimento (e ad occhi
aperti, al contrario del più famoso Little
Nemo
che invece viveva tutto nel sogno notturno) in una sorta di
surrealismo visivo in cui la definizione
dello stile di Feininger
è davvero sorprendente.
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Due tavole in cui emerge lo straordinario talento visivo e narrativo di Feininger. |
Surrealismo,
espressionismo, modernità sono gli ingredienti usati da Lyonel
Feininger
nella sua brevissima carriera fumettistica. Eppure con due strip
dalla breve vita, questo artista dimostrava di essere già
all'avanguardia e, forse inconsapevolmente, poneva le basi per un
linguaggio e un segno grafico che impreziosiranno
il fumetto. Ma non fu apprezzato da un pubblico troppo abituato a una
comicità facile e burlesca racchiusa nel classico schema delle
vignette, poco aperto verso uno schema più elegante e innovativo,
con tavole prive di rigide divisioni.
Ma
non ha più importanza. Quello che veramente importa è la completa
rivalutazione di un autore geniale; di un uomo che del cartoonist
avrebbe voluto fare la sua professione ma che, di fronte
all'incomprensione di un pubblico ancora immatura, decise di
dedicarsi (con più successo) alla pittura, “colpevole” forse di
essersi spinto troppo in là, dove il fumetto non era ancora
arrivato.
E
le sue due strip sono tutt'oggi lì a testimoniarcelo.
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Kin-Der-Kids:l'immenso talento artistico di Lionel Feininger. |
Curiosità
Le
due strip furono pubblicate sul quotidiano
Chicago Sunday Tribune.
Interrotta
la carriera fumettistica, Feininger
lascia gli USA alla volta dell'Europa; a Parigi lavora con Juan
Gris
e Félix Vallotton,
contemporaneamente studia i lavori di Cézanne
e Van Gogh
e dipinge i suoi primi lavori. Ma la vera svolta nella sua arte
arriva quando conosce il cubismo di Picasso
e
Braque
che fanno nascere nell'artista americano un nuovo modo di concepire
la pittura. Ma anche il futurismo gioca un ruolo principale nelle sue
opere in cui vengono scomposte nature e architetture in un percorso
artistico personale che, nel 1919, attira l'attenzione di Walter
Gropius,
fondatore della celebre Bauhaus,
il quale lo ingaggia in veste d'insegnante d'incisione e per dirigere
la stamperia.
Feininger
trascorre
così un periodo florido per la sua carriera; si sente più europeo
che americano, trascorre molte delle sue serate in compagnia di Klee,
Kandinsky,
Schlemmer.
Ma con l'avvento del regime nazista, l'artista abbandona il vecchio
continente e ritorna in USA dove trova impieghi occasionali come
insegnante di college. Dopo la guerra viene imposto da un mercante,
Curt Valentin,
come il più grande pittore americano vivente; e Feininger
dimostra, in età avanzata, come il suo stile fosse ancora in
evoluzione.
Morì
nel 1956.
Edizione
consigliata
Vi
dico subito che quella consigliata è l'unica edizione italiana che
racchiude la breve parabola fumettistica di Feininger.
La Garzanti
realizzò un volume di grande formato (che valorizzasse le tavole
dell'artista) che, ahimè, oggi è piuttosto raro: su internet e
nelle fiere si trova a prezzi che si aggirano dai 150 ai 200 euro. Ma
cercando (e non pretendendo particolari condizioni di conservazione)
forse si trova anche a meno.
Altre
edizioni
Nessuna
in italiano al momento. Ma su internet si trova anche un volume in
inglese: The
Comic Strip Art of Lyonel Feininger
ma
anche in questo caso il prezzo non è accessibilissimo.
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