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Panini Comics-100% Marvel, 2007 (USA, Bullets Point, 2007) |
“Questo è un
proiettile. Questo è quello che fa. Cambia la storia. Altera gli
eventi futuri. Disperde le vite come palle su un biliardo.”
(frase
tratta dal fumetto)
In uno dei primi post di
300 affermavo di avere un rapporto di amore e odio con
il mondo dei supereroi. Mi piacciono molto ma allo stesso tempo
sopporto poco tutte le varie serie, restyling, morti e resurrezioni
degli eroi in calzamaglia; uno finisce col gettare la spugna, col
rinunciarci. Troppe idee già viste, situazioni trite e ritrite, ma
forse è normale: gli eroi sono immortali e vanno al passo coi tempi.
Passando del tempo in una
fumetteria ci si trova davanti a tantissimi albi con invitanti cover
ma dall'inconsistente sostanza. Ma, a volte, tra i tanti volumi
sfogliati, alcuni attirano la nostra attenzione; per me è stato così
quando comprai lo splendido 1985 scritto da Mark Millar
e illustrato da Tommy Lee Edwards. Ed è stato così con
l'acquisto di Bullet Points che vantava ancora una
volta le illustrazioni di Edwards ma soprattutto i testi di J.
Michael Straczynski, uno degli sceneggiatori più originali
degli ultimi vent'anni, anzi lo sceneggiatore di Babylon 5 una
delle serie di fantascienza più belle degli anni '90.
Straczynski ha davvero tanta fantasia. Ricordo anche la bellissima miniserie
Twelve o l'innovativa Rising Stars; solo leggendole
possiamo veder emergere tutta l'originale creatività dello scrittore
americano.
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Un inedito Red Richards. |
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Un proiettile colpisce il Dott. Erskyne e il soldato Ben Parker; la storia non sarà più la stessa. |
Perché
in questo Straczynski è imbattibile; concepisce ogni
sua opera con un'autenticità degna dei grandi maestri e fa di
Bullet Points un autentico gioiello da leggere tutto
d'un fiato, una di quelle storie che, dopo cento anni di comics, ti
fanno venir voglia di correre in fumetteria e cercare qualcosa di
simile.
E
in tutto questo non bisogna dimenticare le immagini di Tommy
Lee Edwards, che grazie a quest'opera e alla successiva
miniserie 1985, si colloca come uno degli artisti
dell'universo supereroistico più dotati di originalità, staccandosi
nettamente dalla marea di artisti che si prodigano in disegni e
tavole ultra dettagliate; il tratto di Edwards è
fortemente espressivo, mai statico, e dona alla storia un senso cupo
e malinconico. La storia descritta dai due autori americani è priva
di quegli eroi che per decenni hanno combattuto per i più bisognosi;
un mondo senza i Fantastici 4, senza Capitan America,
con uno Spiderman privo dell'ironia di Peter Parker e
un Iron Man senza Tony Stark. Un mondo cambiato da un
proiettile, sparato l'8 dicembre 1940. Gli “esecutori materiali”
si chiamano J. Michael Straczynski e Tommy Lee
Edwards e la loro stravaganza ha regalato al nuovo millennio
una delle opere più audaci e originali.
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Una tavola di grande effetto realizzata dal bravissimo Tommy Lee Edwards. |
Curiosità
Bullet Points appartiene a un genere denominato What If... ?
Cosa sarebbe successo se...?
J.
M. Straczynski alterna la sua attività di fumettista con
quella di sceneggiatore cinematografico: sua la scenggiatura di
Changeling (regia di Clint Eastwood) e cosceneggiatore
di World War Z.
I colori di Bullet Points sono sempre opera di Tommy Lee Edwards.
Edizione
Consigliata
In
USA la storia è uscita come miniserie in cinque albi poi racchiusi
in questo volume dalla Panini nella collana 100% Marvel.
Altre
edizioni
Essendo
un fumetto di recente realizzazione non vi è nessuna edizione
fuorché quella consigliata.
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