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Milano Libri Edizioni, 1982 (Belgio, Silence, 1980) |
“Mi
piace tanto andare a spasso di notte... Sento i rumori e non so chi
è... come fa scuro non ho paura! Quando che è giorno si che ho
paura!”
(Silenzio)
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Solo gli animali riescono a comprendere Silenzio... |
Ma
la storia di Silenzio ruota attorno a un'altra storia,
che affonda le radici nel mondo gitano, libero e spensierato, capace
di sfuggire all'orrore della persecuzione nazista ma che cade vittima
del peggior orrore riservato all'umanità: l'ignoranza. Un'ignoranza
che domina nel piccolo paese dal nome sognante ma dalla realtà
sprezzante, popolato da uomini e stregoni malvagi che si odiano a
vicenda e che hanno paura di ciò che è diverso da loro.
Un'opera
bella e piena di grandi emozioni come le parole non dette di
Silenzio; queste vengono racchiuse da Comès
nei suoi pensieri, quasi a voler creare un rapporto stretto e diretto
con i lettori che a questo punto sono gli unici capaci di
comprenderlo. Silenzio si muove con una purezza tipica
dell'essere che non conosce il male, di chi quando lo conosce cerca
di non farsi catturare da esso, di chi non cova desideri di vendetta
e di chi apprezza la vita e le sue meraviglie: l'immensità del mare
da lui visto solo in fotografia, una conchiglia da cui poterne
sentire il rumore, una barchetta giocattolo su cui sognare di
cavalcarne le onde.
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La stregoneria protagonista inquietante della storia. |
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Didier Comès, poetico maestro del bianco e nero. |
Curiosità
Didier Comès è nato in pieno conflitto mondiale (1942); prima di approdare alla professione di fumettaro ha lavorato come disegnatore industriale. Anche la musica ha influito notevolmente sulla sua vita tanto da renderlo un noto percussionista jazz apprezzato anche oltreoceano.
Evidenti
in Silenzio le influenze del collega e amico Hugo
Pratt; le uniche sequenze in cui si vede il mare sono un
dichiarato omaggio all'autore di Corto Maltese.
Edizione
consigliata
Quella consigliata è della Milano Libri e risale a trent'anni fa: cartonata, ben rilegata e, dettaglio importante, stampata in bianco e nero. Reperibile senza particolari difficoltà in rete o nelle fiere specializzate.
Altre edizioni
Nel 1998 la Lizard ripresentò l'opera di Comès in un formato tascabile a un prezzo contenuto.
Veramente un capolavoro.
RispondiEliminaDannazione, non sapevo che Comés era morto...
Onore al grande maestro del bianco e nero...
RispondiEliminaAnche io non sapevo fosse morto...
RispondiEliminaLo scorso hanno ne avevano premiato il genio con una retrospettiva importantissima "A l'ombre du Silence" presso il Musèe de Beaux-Arts di Liegi e con la ristampa di alcuni suoi volumi da parte della Casterman.
Ne apprezzavo il tratto riconoscibilissimo e l'uso sapiente dei neri, oltre al suo realismo magico e sognante.
Un grande.
r.i.p.
diciamo che la sua morte non ha avuto gli echi e gli onori che meritano i grandi...
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