Belgrado
13 ottobre 2011.
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Saluti dalla Serbia e In Giro per lo spazio tempo due dei libri più belli di Aleksandar Zograf. |
Al
mio arrivo a Belgrado una delle cose che desideravo di più era
conoscere Aleksandar
Zograf, fumettista
serbo, nato a Pančevo
nel 1963 e autore di opere come, per citarne solo alcune, Lettere
dalla Serbia, Saluti dalla Serbia, Storie
in giro per lo spazio tempo,
Segnali.
Ci
siamo incontrati lo scorso 29 settembre al Salon
Stripa (mostra mercato del
fumetto) a Belgrado. Qualche chiacchiera sulla situazione dei fumetti
in Serbia, un'occhiata veloce alle ultime pubblicazioni, vari scambi
d’opinione sui fumetti in circolazione e la promessa di rivederci a
Pančevo.
E
la promessa l'abbiamo mantenuta: ieri (12 ottobre), nel primo
pomeriggio, giungo nella piccola cittadina a 18 km da Belgrado, dove
vive Alaksandar (Sasa)
che mi aspetta a casa sua. E’ un tipo molto simpatico, cordiale e
tranquillo. Appena entrato mi omaggia di due suoi disegni originali,
più qualche altra pubblicazione. Tra queste vi è il catalogo della
mostra di fumetti GRRRR!
tenutasi a Pančevo
nel 2004, alla quale avrei dovuto partecipare anche io, ma alla quale
non riuscii a presenziare a causa di diverse circostanze legate al
lavoro.
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L'omino dai capelli neri altri non è che A. Zograf, in uno dei due disegni donatimi dall'artista serbo. |
Sasa
prepara un buon caffè turco e mi offre una fantastica grappa
invecchiata di 10 anni. Mi presenta sua moglie, Gordana,
una donna molto simpatica che mi offre un dolce buonissimo, fatto con
farina, zucchero e noci. Poi mi fa vedere la sua collezione di tavole
originali di artisti dell’ex Jugoslavia, risalenti agli anni 30 e
40, veramente affascinanti. Scopro così che anche Sasa,
come me, ha un debole per i fumetti della golden age. Chiacchierando
mi dice: “Amo molto il
fumetto vecchio e autori come George Herriman (Krazy Kat) e Winsor McCay (Little Nemo in Slumberland), mi piace il fumetto americano
perché credo sia quello che ha le più antiche tradizioni, ma anche
il fumetto europeo e italiano”.
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A. Zograf alias Sasa Rakezic nel suo studio a Pancevo. |
Sasa
è molto conosciuto in Italia. Ha pubblicato con Punto
Zero, Black
Velvet e recentemente con
l’editore Fandango Libri,
che ha riproposto due suoi libri davvero belli: Segnali
e
Storie dallo
Spaziotempo.
Quest’ultimo raccoglie le storie brevi che Sasa
pubblica sul settimanale serbo Vreme
(una rivista che ricorda il Time
americano o il nostrano L'Espresso).
Mi sono molto divertito a leggerlo e soprattutto a vedere che Sasa
è un estimatore dell’Italia e in particolare della mia regione: la
Puglia: “Bellissima, mi
piace tanto, senza nulla togliere agli altri posti ma per me è la
vostra regione più bella”.
Controbatto, dicendo che non ha ancora visto il Salento. Sicuramente
se ne innamorerà.
Parliamo
anche delle bombe NATO cadute a Belgrado nel 1999. Chiedo a Sasa
se sono cadute anche nella sua Pančevo.
“Altrochè!”,
risponde e aprendo la finestra del suo studio, mi fa vedere la zona
industriale, al tempo completamente bombardata e oggi ricostruita.
“E’ davvero incredibile
quello che è successo. Dov’è il senso di bombardare Pančevo,
quando l’obiettivo era fermare Milošević
che se ne stava da tutt’altra parte?”.
Come
non dargli ragione. A Belgrado sono morti oltre 2000 civili in 70
giorni di bombardamento, e molti erano bambini. E tutt’oggi, si
continua a morire per la faccenda dell’uranio impoverito usato
dalla NATO durante i bombardamenti nella capitale serba.
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La raffineria di Pancevo vista dall'abitazione di A. Zograf: l'impianto fu uno dei bersagli più bombardati dagli aerei NATO nel 1999. |
Mi
fa vedere la sua libreria, bellissima, come piacciono a me, con le
sue pubblicazioni (ne ha davvero tante) e tante belle edizioni di
libri a fumetti di generi più svariati. Anche sua moglie Gordana
partecipa alle nostre conversazioni e mi fa vedere una vecchia
edizione della BUR
di Sensa Senso
di Franco Matticchio,
un nostro bravissimo autore che le piace tanto.
Continuiamo
a parlare di fumetti. Parliamo di Magnus (Sasa possiede un disegno originale di Alan
Ford, che mi fa vedere),
Jacovitti,
di cui mi chiede qualcosa dato che è a conoscenza della mia
collaborazione quinquennale con il grande artista, e che Sasa
stesso omaggia in una storia breve contenuta nel libro Storie
dallo Spaziotempo.
E
ora i libri di Sasa
verranno pubblicati anche in diversi paesi esteri, a conferma del
talento dell'originalità con cui è in grado di raccontare storie
che si rifanno a vecchie leggende del suo paese, così come a
ricordi legati ai suoi viaggi. Il tutto con un tratto davvero
particolare, che definirei un incrocio tra un pittore naif e Robert Crumb.
Sul
finire della nostra chiacchierata, parliamo della situazione attuale
serba, sia dal punto di vista del fumetto che da quello più sociale.
C’è ancora molto da lavorare, ma personalmente, dopo vent’anni
d’assenza, ho rivisto una città bellissima (che non teme confronti
con Parigi, Praga o Roma), piena di vita e d’iniziative, di
tradizione e di storia, e soprattutto di cultura. Non per niente è
la patria di Ivo Andric
(scrittore premio nobel nel
1961) e soprattutto di Nikola
Tesla, il più grande genio
scientifico dopo Leonardo Da
Vinci.
Ringrazio
Sasa
e sua moglie Gordana,
per il tempo dedicatomi e per le belle ore trascorse in loro
compagnia.
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Il tavolo da lavoro di Aleksandar Zagrof. |
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