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Orient Express - I Protagonisti n. 3" 1984
(Italia, Rosso Stenton - Shanghai, 1982) |
"Ma che bel pesce rosso in questo vaso di gomma"
(Boccio di rosa a Rosso Stenton)
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Attilio Micheluzzi |
In un'intervista ad Alex
Toth gli venne chiesto chi erano gli artisti che più ammirava. Il
grande artista fece due nomi: l'americano Bill Watterson (il creatore di
“Calvin and Hobbes” per intenderci) e l'italiano Attilio
Micheluzzi.
E non è difficile capire
il perché. Micheluzzi possedeva tutte le caratteristiche care
all'artista americano: una bellissima sintesi del tratto, magistrale
uso del bianco e nero, personalissime caratterizzazioni dei
personaggi, ricerca storica nelle sue storie, il tutto unito a una
grande narrazione.
Le storie dell'artista
napoletano (nato a Istria, all'epoca territorio Italiano, nel 1930), erano davvero belle, coinvolgenti, e lui aveva un modo del
tutto personale di raccontarle. Pensiamo a Petra Cherie (di cui
parleremo prossimamente), Johnny Focus, la serie Air mail,
tutte opere indimenticabili che hanno reso unico questo formidabile
autore.
Eppure Micheluzzi non
gode della stessa fama di Hugo Pratt, pur essendo un autore di pari
grandezza. Ma questo non toglie il fatto che pur non avendo gli
stessi onori del famoso collega, Micheluzzi sia per molti versi il
più grande autore di fumetti italiano di genere avventuroso.
La serie di Rosso
Stanton si colloca dopo i bellissimi Petra Cherie e Marcel
Labrume e prima di un'altro piccolo gioiello micheluzziano: la
serie Air Mail. Siamo negli anni '80, un periodo meraviglioso
per il fumetto italiano in cui il meglio dei nostri autori sforna
capolavori a raffica ed è ovvio che Micheluzzi non è da meno.
Roscoe Stanton,
detto “Rosso” per via della sua capigliatura, è un palombaro
della marina americana sulla nave “Cincinnati”. Ama la birra ma
non la regge oltre la terza bottiglia, odia Gary Cooper in quanto la
sua altezza lo complessa, ma in compenso ha un buon successo con le
donne. In questa sua prima avventura il simpatico marinaio è, suo
malgrado, disertore nella Shanghai del 1937 trovandosi tra due
fuochi: il malvagio Wu Pei Fu trafficante d'armi che lo vuole usare
per recuperare alcuni carichi perduti, e la bellissima Boccio di Rosa
a capo di un piccolo esercito di pirati.
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Nebbia a Shanghai: il tratteggio di Micheluzzi ha fatto scuola. |
In questa prima avventura
c'è davvero tutto il talento narrativo di Micheluzzi, che
addirittura interloquisce con il suo personaggio in una serie di
duetti divertenti. Ma c'è anche la sua passione per la storia, per
i costumi e per le atmosfere. Leggere “Shanghai” equivale a
ritrovarsi accecati nella nebbia della città cinese, in mezzo le sue
sudicie vie, nei suoi bordelli, nei suoi locali, in mezzo alle risaie
o immersi nel Wanpoo, che come dice Rosso: “è il fiume più giallo
e fetente che ci sia”. E tutto questo grazie all'immenso talento di
Micheluzzi, che riesce a fare di una semplice avventura un piccolo
gioiello narrativo, grazie alle sue inquadrature ricche di profondità
e passione. Una passione per la storia (siamo a ridosso della seconda
guerra mondiale), per il cinema (è evidente il riferimento al bel
film di Robert Wise "Quelli della San Pablo") e per la ricerca
che è visibile in ogni dettaglio disseminato nelle belle vignette
che compongono le 48 tavole di questa prima bellissima avventura.
Una nota a parte meritano
le caratterizzazioni dei due antagonisti della storia: il
contrabbandiere Wu Pei Fu, grasso, cattivo che fa tagliare la testa a
chi commette l'errore di non chiamarlo “eccellenza” ma
soprattutto Boccio di Rosa, bellezza orientale provocante che
s'innamora immediatamente di Rosso.
Del resto come dice lo
stesso protagonista: “Niente problemi per le ragazze”.
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Profondità di campo, ricerca storica e stilistica: benvenuti a Shanghai. |
Altre edizioni
Le avventure di Rosso
Stenton vennero pubblicate a puntate nel 1982 sulla rivista L'Eternata.
La reperibilità su internet e nelle fumetterie ben fornite non
dovrebbe comportare particolari problemi. Tuttavia, la casa editrice
francese Mosquito ha ripubblicato tutta la serie compreso
l'episodio Yellow Christmas, non pubblicato in volume nella
collana Orient Express – I protagonisti.
Recentemente invece, l'Editoriale Cosmo ha riunito tutte le avventure di Rosso Stanton, nella collana I grandi maestri, in un albo dal tipico formato bonelliano a colori.
Da avere in libreria
Per completare la saga del personaggio, vale la pena recuperare anche le altre due avventure di Rosso Stanton pubblicate nella collana Orient Express: Avventura in Manciuria e La lunga notte.
Concordo in pieno, Shanghai è veramente spassoso
RispondiEliminaavventuroso e spassoso... :)
EliminaGià! ^^
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