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Comma 22, 2009 (Italia, Colombo, 1976) |
“Cose
serie! Ha ha ha! Per te andare in India o al cesso è lo stesso
Pinzòn. Tu vincerai sempre, nella tua vita!”
(C.
Colombo)
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Cristoforo Colombo: l'opposto di un eroe. |
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Francesco Tullio Altan |
Tutti
sanno che il 12 ottobre del 1492 Cristoforo Colombo, a bordo
delle tre caravelle Nina, Pinta e Santa Maria, scoprì l'America.
Praticamente è una delle lezioni di storia più famose che maestri e
insegnanti ci propinano fin dall'adolescenza, cercando anche di
sottolineare la fierezza con cui da oltre cinquecento anni
sbandieriamo questo primato, dati i natali italiani del famoso
navigatore; un grandissimo esploratore ed eroe secondo la storia così
come la conosciamo. Un uomo bello, vigoroso e sicuro di sé secondo
la gran parte dei film dedicati alla sua figura di eroe leggendario.
Ma
non è di questo parere Altan. Il noto autore della
mitica Pimpa descrive Colombo come un uomo
grasso e tarchiato, brutto, annoiato e privo di tutto quello che fa
di un uomo un eroe.
Si
tratta di un'opera umoristica, su questo non ci sono dubbi, ma per
certi versi il Colombo descritto da Altan è
quello più fedele alla realtà. Qui non ci sono fanfare, pacche
sulla spalla, lealtà e amicizia che tanti film sul famoso navigatore
genovese hanno diffuso; nelle tavole di Altan, tra una
battuta e l'altra, riusciamo a figurarci la vita di un equipaggio al
limite dello squallore, comandato da un Colombo che non
riesce a tenere sotto controllo i suoi uomini, sporchi e privi di
qualsiasi ideale, che non fanno altro che sparlare alle sue spalle
fregandosene completamente dell'obiettivo che Colombo ha
di raggiungere le Indie.
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L'America prima dell'arrivo di Colombo: quando l'occidente era un mondo libero e incontaminato. |
Altan
racconta la storia della scoperta delle Americhe intervallando le
sequenze della navigazione (con un Colombo che vomita
continuamente) a dei flashback in cui si narra la giovinezza
dell'esploratore italiano, figlio di una prostituta e di uno studente
in un collegio di preti: “Finalmente son padrone di me
stesso.Qui potrò masturbarmelo in pace. La via del peccato è dura,
ma tanto più dolce sarà la redenzione!” pensa
il giovane Colombo
mentre studia la cosmografia e sogna di proporre la sua geniale idea
di raggiungere le Indie per occidente alla regina Isabella,
il cui unico scopo sembra quello di portarselo a letto. Da qui una
serie di esilaranti gag davvero divertenti ma che sembrano quasi
servire da pretesto ad Altan per
descrivere un mondo corrotto, violento e privo di scrupoli; evidenti
come il sole le critiche alla chiesa (ricca di avidità e arrivismo a
qualsiasi prezzo) e a una società che si fonda sulla corruzione e
sui favoritismi.
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L'adolescenza del giovane Colombo: la decisione di voler diventare un grande navigatore. |
Praticamente
un Altan capace, a metà degli anni '70, di descrivere
perfettamente una società facilmente riconducibile al nostro bel
paese e ai suoi numerosi scandali venuti a galla negli anni
successivi ma in realtà sempre presenti fin dal principio ed
esportati dal buon Colombo nel nuovo continente.
Straordinaria, in questo caso, la sequenza iniziale, in cui Altan
si serve del colore per raffigurare un paradiso libero e selvaggio
che non sarà più lo stesso dopo l'arrivo di Colombo:
il progresso che ha solo fini di dominio e distruzione.
Una
menzione speciale va ai disegni di Altan: un tratto
essenziale ma ricco nei dettagli e un sapiente uso del bianco e nero
si alternano a una magistrale composizione delle vignette. L'artista
trevisano crea così uno dei suoi lavori più belli e importanti,
dove il suo personalissimo stile, che l'ha reso uno dei più noti
umoristi italiani, si sposa meravigliosamente con una scrittura e un
modo di raccontare del tutto originali.
Un'opera
comica e divertente ma allo stesso tempo cinica e critica e per
questo assolutamente vera.
Colombo
di Francesco Tullio Altan dovrebbe essere letto nelle scuole: sarebbe
un modo più divertente per comprendere una piccola parte dei lati
oscuri della storia.
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Il genio stilistico e compositivo di Altan illustra le conseguenze dell'arrivo di Colombo nelle Americhe. |
Curiosità:
l'opera è suddivisa in 12 capitoli più un prologo a colori. È
divertente notare i commenti personali inseriti da Atan negli spazi
bianchi che separano le vignette, che arricchiscono il già
brillante humor della storia.
Nel
1992 il Teatro di Los Andes ha curato un adattamento teatrale
dell'opera.
Postfazione
al volume consigliato del grande Nico Orengo.
Altre
edizioni: quella consigliata è la migliore per qualità e
confezione oltre a essere anche la più recente. Nel 1987 Colombo
(che fu pubblicato per la prima volta su Linus) venne edito in volume
anche dalla Glenat. Nel 2003 la storia è stata inclusa nel
bel volume antologico L'arte di Altan della serie I
classici del fumetto di Repubblica.
Infine
vi segnalo anche il bel volume che la Rizzoli ha
pubblicato nel 2009, I
nostri antenati - Tre biografie non autorizzate
in cui è presente la storia di Colombo.
Ho letto questo fumetto anche io e sono anche riuscito finalmente a ringraziarti nell'articolo che ti segnalo http://recensioniamichevoli.wordpress.com/2015/01/05/colombo-1976-di-francesco-tullio-altan/#more-936.
RispondiEliminaNon so se le nostre riflessioni possano coincidere ma comunque ti ringrazio ancora per lo splendido lavoro che stai portando avanti e della gran quantità di opere che sto leggendo per merito tuo.
Ciao,
Eliminaho letto il tuo articolo e ti ringrazio per la citazione. In realtà non credo che Colombo sia l'opera migliore di Altan, certamente una delle migliori. A di là del disegno davvero eccellente come ben dicevi non ha pretese di avere delle realtà con la storia ma riesc comunque a mettere, ironicamente, il dito nella piaga sullo sterminio dei nativi e soprattutto a non fare di Colombo l'eroe che tanto viene decantato nelle scuole.
Comunque, forse te l'ho già detto, ma il tuo blog è davvero molto interessante; devi sapere che al di là dei fumetti i libri , in ogni sua forma e genere sono una mia passione e per fortuna mia mogli ha la stessa passione.
Quindi ti ringrazio anch'io per l'ottimo lavoro divulgativo che svolgi per far conoscere la bellezza e il fascino di ogni libro.
Tra un po' riprenderò il mio blog, che sta fermo da un pezzo per restauro:).
A presto.
Ned