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Comic Art, 1991 (Francia, Bouche du Diable, 1989) |
“Se
devi vivere nella menzogna, a te stesso devi sempre dire la verità!”
(Il
professor Grigori a Yuri “Bocca del diavolo”)
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Jerome Charyn e François Boucq. |
Tutti
noi, almeno una volta nella vita, abbiamo visto un film del genere
“Spy Story”. Quelle pellicole intriganti, piene di
suspense, mistero e azione che tanto ci coinvolgono, con le spie
segrete che danno la caccia al “cattivo” di turno oppure il
contrario. Penso a Intrigo Internazionale, I tre giorni del
Condor, i film di 007 e via dicendo, fino al recente ciclo
dei Bourne Identity, Supremacy e Ultimatum, alla
fine una Spy Story la si vede volentieri. Non ne parliamo,
poi, se a sfidarsi sono le due super potenze protagoniste della
guerra fredda come USA e URSS! praticamente il cinema e la
letteratura si diedero da fare non poco; capirai, con del materiale
così perché non approfittarne per divertire il pubblico e fare un
po' di propaganda patriottica?
Sul
finire degli anni '80, quando la tensione tra i due imperi iniziava
ad allentarsi e prima del colpo di stato che pose fine all'era di
Michail
Gorbačëv, lo
scrittore americano Jerom
Charyn e il
disegnatore francese François
Boucq
pubblicano Bocca
del Diavolo,
dando vita a una delle più belle Spy
Story a
fumetti mai realizzate.
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Il rigoroso addestramento delle future spie dell'NKVD russo: il nemico americano è dietro l'angolo. |
Charyn,
già apprezzato scrittore di romanzi come Bronx
e Il
naso di Pinocchio,
mette su carta una storia che ci porta in Russia, all'indomani della
seconda guerra mondiale, e ci fa conoscere il piccolo Yuri,
soprannominato “Bocca
del Diavolo”
per via di un difetto al labbro superiore; Yuri
viene “adottato” dal servizio segreto russo che vuole farne un
soldato del tutto devoto alla causa sovietica. Dotato di qualità
sensitive speciali, il ragazzo verrà quindi spedito negli USA come
spia sotto falso nome. Ma qui s'innamorerà di una ragazza e,
nonostante il pericolo sia sempre dietro l'angolo, si ribellerà alla
sua vita plagiata grazie anche all'aiuto di un misterioso pellerossa.
Una
storia bella e avvincente, soprattutto nella prima delle tre parti di
cui si compone, in cui assistiamo a tutta la fase dell'addestramento
dove non si lesinano scene brutali e violente mirate a far immergere
lo spettatore nel clima teso e volgare che avvolgeva l'ex Unione
Sovietica.
Charyn
dimostra di conoscere le potenzialità di un mezzo come il fumetto e
di conseguenza sceglie una storia che avrebbe potuto adattare
perfettamente ad un romanzo, realtà letteraria che più gli è
congeniale. Scegliendo il fumetto, invece, ne ricava una storia piena
di fascino, di quel fascino, però, sporco, privo di glamour, con
personaggi per niente belli, gente esaltata e al limite della
depravazione che vive in una realtà corrotta (in cui nessuno può
godere della libertà di credere in qualcosa), una realtà in cui
emerge l'odio che si consuma tra i due imperi.
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L'incredibile senso di profondità di campo nelle tavole di Boucq. |
Il
protagonista, nonostante l'inusuale aggressività che lo possiede
(accentuata dagli insulti e umiliazioni che i suoi coetanei gli
infliggono per quel suo labbro leporino), subisce il fascino
seduttivo della realtà occidentale ma da questa non si lascia
corrompere (i due paesi finiscono col rappresentare le due facce
della stessa medaglia) anzi, riesce perfino a conoscere quel lato
saggio e umano rappresentato dal suo amico pellerossa, unico
testimone di un mondo veramente libero e senza malvagità.
Un
discorso a parte meritano i disegni di François Boucq;
senza dubbio uno dei massimi artisti viventi, Boucq ci
stupisce in quanto a inquadrature, ritmo e capacità
d'immedesimazione nella storia e nei personaggi. Il suo tratto
dettagliato e fitto di tratteggi scolpisce inesorabilmente le
espressioni dei vari personaggi, conferendogli un tono cupo e
sgradevole. Ma quello che più lascia esterrefatti è l'originale uso
della prospettiva: ogni vignetta viene “fotografata” con un
ottica grandangolare che ne esalta la profondità e dando un effetto
tridimensionale stupefacente e visivamente spettacolare.
Bocca
del Diavolo è coinvolgente e spettacolare come quei film
citati sopra; un eccellente plot di mistero, azione e dramma
psicologico che nelle parole di Charyn e nei disegni di
Boucq hanno trovato una perfetta simbiosi per una
grande Spy Story.
Di
quelle che oggi, nei comics, si vedono molto raramente.
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François Boucq: la spettacolarizzazione delle immagini. |
Curiosità
Charyn e Boucq avevano già collaborato
precedentemente con l'ottimo La moglie del mago realizzato nel
1984 e sempre pubblicato in volume dalla casa editrice Comic Art.
L'NKVD
(Narodnyj
Komissariat Vnutrennich Del)
era un commissariato governativo dell'Unione Sovietica finalizzato
alla sicurezza dello stato. La storia ruota intorno a una delle più
note leggende della narrativa spionistica: il progetto K-A
(Kill America),
un piano segreto dell'NKVD
concepito negli anni '50 per invadere gli USA con le loro spie
segrete, addestrate per essere americane ma che avrebbero dovuto
colpire a tradimento qualora fosse stato necessario.
Il
fumetto vanta numerose citazioni cinematografiche: i musical con Fred
Astaire e Ginger Rogers, Humphrey Bogart, Ombre
rosse di John Ford, Il cacciatore del Missouri con
Clark Gable che, nella storia, venivano usati come strumenti
al fine di studiare il comportamento degli americani.
Edizione consigliata
La Comic Art, al tempo, realizzava dei volumi cartonati che racchiudevano le storie pubblicate a puntate sulle varie riviste come L’Eternata e, appunto, Comic Art. I volumi erano di formato medio e con una buona qualità di stampa (per il periodo).
Altre
edizioni
Oltre a quella consigliata nessuna, purtroppo. La storia originariamente fu pubblicata a puntate sulla rivista Comic Art all'inizio degli anni '90.
vedo che non sono il solo a stra-apprezzare questo fumetto... uno dei miei libri preferiti, uno splendida storia e atmosfera...
RispondiEliminaE come non apprezzarlo.. ricordo la prima volta che lo lessi su Comic Art... avevo 16 anni e rimasi a bocca aperta...
EliminaA presto Michele:)
https://www.facebook.com/boucq
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