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Mondadori, 1976 (Francia, La grande traversée, 1975) |
“E perché tu non
hai pesce fresco?... C'è il mare qui a due passi dal villaggio!”
“Il mare? E che
c'entra il mare con i pesci?”
(dialogo
tra Asterix e Ordinalfabetix)
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Albert Uderzo e René Goscinny |
A questo punto scelgo
Asterix in America. Mi diverte tanto ogni volta che la
rileggo. L'ingenuità di Obelix che scambia gli indiani per
Centurioni, che mangia tacchini e orsi al posto dei cinghiali è a
dir poco esilarante.
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Asterix anticipa la Statua della Libertà. |
A causa di una tempesta,
durante una battuta di pesca (il pesce fresco è necessario alla
preparazione della pozione magica di Panoramix) i nostri eroi
naufragano in un'isola sperduta, popolata da strani indigeni
riconoscibilissimi nei nativi americani; Asterix e
Obelix sbarcano nel nuovo mondo millecinquecento anni prima di
Cristoforo Colombo.
La loro simpatia li fa
entrare nelle grazie del capo tribù, che offre sua figlia in sposa a
Obelix.
“Ah no! Non voglio
diventare il genero d'un centurione!... Sono troppo giovane!”
si lamenta Obelix e insieme ad Asterix fuggono
nella notte per ritornare in Gallia ma s'imbattono in una nave
Vichinga; i vichinghi, convinti che i due galli siano indigeni del
luogo, li imbarcano portandoli con loro in Europa. Una volta in
patria i vichinghi vogliono sacrificare Asterix e
Obelix agli dei ma i nostri eroi riescono a fuggire con
l'aiuto di un prigioniero gallico che li ricondurrà a casa. Non
prima, però, di pescare il pesce necessario per la pozione magica e,
come in ogni loro avventura, finiranno per banchettare sotto le
stelle.
Sono davvero tanti i
momenti divertenti in questa storia, sin dall'inizio con i due
protagonisti immersi nella tempesta, fino all'arrivo nel nuovo mondo
in cui scoprono i “glu-glu” (i tacchini) e i nativi scambiati per
romani atipici; non sono da meno, poi, le danze ispaniche di Obelix
con i nativi o le sequenze con i vichinghi tra cui spicca il capitano
esploratore Kerosene che, nonostante sia arrivato nelle future
Americhe, rientrato in patria, non viene creduto dal suo capo
villaggio.
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I Nativi americani presi vedono le stelle (e che stelle) e vengono scambiati per degli strani romani da Obelix. |
La storia è piena di
humor e di divertenti citazioni: prima su tutte quella in cui
Asterix, per segnalare la sua presenza alla nave
vichinga, si mette in una posa identica a quella della Statua della
Libertà. Ma non possiamo dimenticare le citazioni dall'Amleto di
Shakespeare né l'esclamazione del vichingo Kerosene: “Un
piccolo passo per me, un grande passo per l'umanità!” che ci
riporta le parole di Neil Armstrong appena sbarcato
sulla luna; un irripetibile umorismo, insomma, proprio di un René
Goscinny in gran forma (d'altra parte non credo di ricordare
una sola avventura di Asterix che non mi abbia
divertito) e coadiuvato da un disegnatore, Albert Uderzo,
capace di realizzare splendidi disegni, pieni di dinamismo e
d'azione, e divertentissime caratterizzazioni: come non divertirsi
con personaggi come Asterix e il suo fido compare
Obelix? Ma non sono da meno gli altri, tra cui voglio
ricordare il Druido Panoramix, il capo del villaggio gallico
Abraracourcix (sorretto su uno scudo da due guerrieri),
Matusalemix, il decano del villaggio e una serie di fantastici
personaggi con cui i due autori hanno fatto divertire milioni di
lettori in tutto il mondo.
E continuano tutt'oggi a
farlo; rileggere le avventure di Asterix vuol dire
godersi un meraviglioso momento di vero humor.
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Il capitano Kerosene davanti al grande capo vichingo in una bellissima vignetta di Uderzo. |
Curiosità
Tra le varie citazioni è
molto divertente quella in cui i nativi, mesi KO da Obelix,
invece di vedere le classiche stelline che svolazzano intorno alla
testa, dapprima vedono una serie di stelle bianche allineate su
sfondo blu (la futura bandiera americana) e poi anche quelle che
simboleggiano la US Air Force.
Asterix in America
è la terz'ultima storia scritta da Renè
Goscinny prima della sua morte avvenuta nel 1977 a soli
51 anni. Le storie verranno continuate dal solo Uderzo
fino all'albo Il compleanno di Asterix e Obelix uscito nel
2012. Da quel momento il testimone passa allo sceneggiatore Jan-Yves
Ferri e al disegnatore Didier Conrad che hanno realizzato
l'albo Asterix e i Pitti, tutt'ora l'ultimo della serie.
Nel 1995 Asterix in
America fu adattato per il cinema in un lungometraggio
d'animazione dal titolo Asterix conquista l'America che però
differisce notevolmente con il fumetto originale.
Edizione
Consigliata
L'edizione consigliata è
la classica edizione di Asterix: volume cartonato di 48
pagine a colori, pubblicato dalla Mondadori nella collana Gli
albi di Asterix, di cui questo è il primo numero.
Altre edizioni
La Mondadori ha
continuato a ristampare più volte nel corso degli anni il volume,
mantenendone sempre la stessa traduzione (di Luciana Marconcini);
l'ultima edizione dell'albo, risalente a un paio d'anni fa, presenta
la grafica della copertina modificata, una nuova colorazione e un
nuovo lettering.
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Una delle recenti ristampe di Asterix in America. |
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