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Punto Zero, 1999 (USA, Dropsie Avenue, 1995) |
“Avevi ragione
Abie. La Dropsie Avenue che conoscevamo non c'è più. Ci resta solo
il ricordo di com'era... Alla fine le case sono solo case... Sono le
persone a fare un quartiere!”
(Rowena
a Abie Gold)
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Will Eisner |
Secondo molti storici dei
comics, quando nel 1978 uscì “Contratto con Dio”, venne
inaugurato l'esordio delle cosi dette graphic novel. Artefice di
questo fu Will Eisner, autore formidabile, sicuramente
uno dei quattro assi del fumetto made in USA insieme ad Alex Raymond, Milton Caniff e Jack Kirby.
Eisner,
classe 1917, era già un'autorità nel mondo dei comics grazie a The
Spirit, personaggio creato nel 1940, con cui l'autore iniziò a
mettere in pratica tutte quelle innovazioni che avrebbero contribuito
a delineare il fumetto contemporaneo.
Quando il grande Will
diede alle stampe “Contratto con Dio”, aveva sessantun'anni e la sua classe era rimasta immutata. Poi nel 1991 a
settantaquattro anni pubblicò il suo capolavoro: “Verso la tempesta”, opera autobiografica epica e struggente. A questo punto uno
avrebbe potuto anche non aspettarsi più niente da un uomo che fino a quel
momento aveva dato tanto al fumetto. E invece, dopo soli quattro
anni, ecco l'altra zampata di un leone che sembra non smettere mai di
ruggire: Dropsie Avenue.
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Will Eisner: autore senza confini! |
Con questo suo lavoro,
Eisner ci dà una vera lezione di come si realizza un
racconto per immagini: la storia di un intero quartiere, Dropsie
Avenue appunto, raccontata in centosettanta tavole; e in esse una
miriade di piccole storie, piccoli personaggi, differenti realtà e
culture che s'intrecciano, si incontrano, si perdono di vista per poi
rincontrarsi. Il tutto sullo sfondo di un quartiere che muta come i
suoi personaggi; invecchia con loro, rinasce sempre in loro
compagnia, quasi una specie di ombra paterna che domina le vite di
questo piccolo microcosmo in cui Eisner si diverte a far
vivere i personaggi più singolari e dalle etnie più diverse. Fin
dalle prime pagine, il lettore viene catapultato in un secolo di
storia americana; dai coloni olandesi in rivalità con gli inglesi
fino ad arrivare alla grande depressione, alla seconda guerra
mondiale, alle intolleranze razziali fino agli anni settanta, simbolo
del degrado urbano che si abbatte sul quartiere. L'autore ha la rara
capacità di raccontare le storie di questi uomini comuni, con una
grazia artistica e narrativa sorprendente; in una manciata di pagine
assistiamo al declino della famiglia Van Dropsie, alla tenera
storia d'amore tra una ragazza paraplegica e un teppistello muto;
alterna scene di ordinaria violenza domestica e razziale a sequenze
di umana disillusione e speculazione.
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Dropsie Avenue: un quartiere dove iniziano e finiscono i sogni della gente comune. |
Ma la vita in un quartiere è
fatta anche di piccoli miracoli come quello del venditore di stracci
Izzy Cash che è riuscito a comprare uno dei palazzi di
Dropsie Avenue e da mendicante qual era si trasforma in un
padrone senza scrupoli; ma anche di corruzioni politiche come quelle
finalizzate a creare una stazione della sopraelevata nel quartiere,
che avrebbe messo, inoltre, a rischio la stessa popolazione. E il
progresso che, inesorabilmente, va avanti negli anni, assomiglia
piuttosto a un regresso, che possiamo intravedere nella nuova
generazione del quartiere che prende il posto della prima; una
generazione, quella nuova, più incerta e arrivista, che demolisce in
tutti i sensi il quartiere e tutta la sua storia. Ma niente può essere eliminata del tutto, sembra dirci Eisner, e
soprattutto la gente vive di ricordi o rimpianti; quegli stessi
ricordi che spingono un'anziana donna di Dropsie Avenue, che
ha fatto la fortuna nel tempo, a impiegare le sue risorse nella
ricostruzione dell'intero quartiere, nel farlo rivivere con la stessa
vivacità dei suoi tempi migliori. Ed ecco che il quartiere rinasce
ma, come ben sappiamo, la storia finisce sempre col ripetersi...
Un capolavoro che si
rilegge sempre, sorretto da un ritmo sempre incalzante e da una serie
di felicissime soluzioni artistiche; nostalgico, ironico, violento,
cinico ma soprattutto pieno d'amore. Lo stesso amore che Abie
Gold, personaggio che fa da trait d'union in quasi tutta
la storia, prova per Dropsie Avenue; e, alla fine, quello
stesso amore che ha spinto un figlio del South Bronx come Will
Eisner a raccontare, con una maestria degna di un immortale,
un'epopea che da sempre affascina.
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Abie e Ruby tra rimpianti e ricordi in una Dropsie Avenue ormai in rovina. |
Curiosità
Per realizzare Dropsie
Avenue Eisner si è documentato per ben due
anni sulla storia del suo quartiere, il Bronx, che ne è il chiaro
modello ispiratore.
Al momento dell'uscita
dell'opera Eisner aveva settantasette anni.
Edizione consigliata
Consiglio quest'edizione
della defunta Punto Zero per diversi motivi: primo fra tutti
quello di carattere culturale in quanto prima casa editrice a
pubblicare in Italia le opere più rappresentative di Eisner.
In più l'edizione è davvero bella, curata da Andrea Plazzi,
ben stampata e con l'introduzione di Eisner sia
all'edizione originale che a quella italiana.
Altre edizioni
Sicuramente la più
simile a quella della Punto Zero è quella realizzata dalla
Fandango Libri nel 2010. Dropsie Avenue è
contenuta anche nel volume raccoglitore Contratto con Dio – La
trilogia sempre pubblicato da Fandango Libri nel 2009
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Da sinistra: l'edizione della Fandango libri. A destra: la raccolta "Contratto con Dio La trilogia". |
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