“Andiam,
andiam, andiamo a scopettar...”
(Motivetto
dei sette nani)
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Autoritratto di Leone Frollo |
Non
mi credete? Allora vi faccio un esempio; prendiamo Vendetta Macumba di Missaglia e Magnus: fu pubblicato nel
1979 dalla Edifumetto come un normale giornaletto da edicola
quindi con una tiratura di migliaia e migliaia di copie. Poi nel 1986
la Glittering Images ne pubblica una versione molto curata,
con apparato critico e grande formato: un elegante volume in piena
regola. Resta il dubbio: fumetto popolare o d'autore? Tutt'e due
naturalmente. Quindi perché non dire fumetto e basta? Può essere
fatto bene o fatto male, può essere bello o brutto, ma resta un fumetto: seriale,
autoconclusivo o graphic novel, sempre di un fumetto parliamo.
Non
sto delirando, ho voluto chiarire questo concetto perché
accingendomi a parlare della Biancaneve di Leone
Frollo (su testi di Rubino Ventura) la precisazione
è d'obbligo.
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La Regina cattiva e Biancaneve. |
Detto
questo, godetevi questo pezzo di storia del fumetto italiano con
bollino rosso. Si, perché quando Biancaneve uscì nelle
edicole italiane, era il 1972 e, naturalmente, si trattava per l'epoca di un fumetto molto
ardito: non solo era un fumetto erotico, ma in esso al genere erotico veniva adattava
una delle fiabe per bambini più famose del mondo.
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Biancaneve e Naga. Disegni di L. Frollo per The Blue G. B. 4. |
Ma devo dirvi che leggerlo è un puro divertimento; perché se l'opera di Frollo
è ispirata alla fiaba dei fratelli Grimm (tanto da prenderne
anche il nome) è anche vero che presto se ne distacca prediligendo un'italianizzazione perfettamente riscontrabile
pagina dopo pagina, che cela una sottile accusa nei confronti del sistema benpensante, mentalmente chiuso e tanto in voga all'inizio
degli anni '70 nel Bel Paese.
E
soprattutto è un'opera piena zeppa di personaggi e situazioni divertenti. In oltre
duecento pagine (che raccolgono le prime avventure) facciamo la
conoscenza della regina cattiva Naga, dotata di una sensuale e
conturbante perfidia, dei sette nani dai nomi sfacciatamente
allusori: Anulo, Montolo, Brutolo, Chiappolo,
Segolo, Occhiolo e Masoccolo; e poi ancora
mostri, orchi, prìncipi e centauri che fanno di questo fumetto
un'opera che si distacca nettamente da tutto il fumetto erotico
prodotto in quel periodo, che, negli anni '80 degenererà in produzioni pornografiche al limite dell'assurdo.
Biancaneve
invece, a quarant'anni di distanza, non ha perso nulla della sua
freschezza e originalità artistica e narrativa. La bella principessa
di Frollo e
Ventura è un personaggio ingenuo e malizioso, capace di
amare belli e brutti, con ironia e dolcezza, senza l'ombra di nessun
pregiudizio o amore proibito, quasi una paladina del sesso libero e
felice.
Uno
dei pezzi di storia del fumetto più importante e, se vogliamo, sottovalutato. I disegni di Frollo (se pur influenzati da quelli del grande John Buscema) sono all'altezza di
qualsiasi fumetto definito d'autore e avrebbero spianato la strada
all'artista veneziano che negli anni '80 e '90 diverrà uno degli
indiscussi maestri dell'eros a fumetti con tanto di pubblicazioni
patinate dedicate alla sua arte.
Ma
il fascino e la bellezza di quelle donne completamente maliziose,
con bocche sensuali e nasini a punta che popolano le pagine di
Biancaneve, non si ripeterà facilmente. Resterà unica
e irripetibile, come ogni cosa che non può essere replicata.
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Il mondo delle fiabe a confronto: Biancaneve incontra Robin Hood. |
Curiosità
Dietro lo pseudonimo di Rubino Ventura (nome di uno storico generale italiano), si nasconde in realtà lo scrittore Giorgio Pederiali.
Frollo
disegnò Biancaneve per i primi 24 numeri, poi
gli succedettero altri artisti tra cui Mario Jannì, futuro
artista della Bonelli.
La
Ediperiodici fu fondata da Renzo Barbieri, scrittore ed
editore tra i più importanti del fumetto per adulti.
Edizione Consigliata
Quella consigliata credo sia, al momento, la migliore. Su internet si trovano più o meno tutte le svariate edizioni tascabili che la Ediperiodici ha pubblicato.
Altre edizioni
Nel
1998 la Glamour international ha realizzato The Blue
Glamour Book, una serie di albi dedicati a Leone Frollo
di cui il numero 4 contiene una
serie di disegni inediti a colori che ripropongono il noto
personaggio di Biancaneve in una versione più maliziosa e fantasy.
Ti ho detto che adoro questo blog?!!
RispondiEliminaOgni post ,uno spunto e la voglia di acquistare questo o quel volume.
Sguinzaglio i siti di acquisto online o le mie fumetterie preferite!!
Grazie ancora!
Caro Massy,
Eliminasono io che ringrazio te... lo scopo di 300 o di altre rubriche è quello di far innamorare chi legge del fumetto, dei suoi protagonisti passati e futuri.
Su internet si trovano facilmente e a prezzo abbordabile:)
A presto!!
"Può essere fatto bene o fatto male, bello o brutto ma resta un fumetto: seriale, autoconclusivo o graphic novel, sempre di un fumetto parliamo."
RispondiEliminaSACROSANTE PAROLE!!!
assolutamente sacrosante:)... il fumetto è fumetto senza distinzioni o classifiche. Può essere fatto bene o male, di fantascienza o poliziesco o wesern... ma sempre e solo FUMETTO!!
EliminaA presto e grazie!!
Probabilmente il capolavoro di Frollo che saccheggia ampiamente i comics USA , e John Buscema in particolare ( i cultori bi "Big John" possono cercare qua e là alcune vignette prese di pacca da lui ); ma soprattutto uno dei tascabili + divertenti : rovistantdo nell'oceanica produzione "sexy" degli anni '70 , in mezzo a tanta mediocrita' ( per dirla elegantemente ) c'erano diverse altre perle : mai letto PETER PAPER ?
RispondiEliminaS l'ho letto.. una perla, ma anche Maghella del grande Dino Leonetti era bellissima... In effetti Frollo si ispira a Big John però riesce a essere personale e a realizzare un capolavoro che si rilegge sempre con piacere e divertimento..
EliminaSe è x quello , Maghella non aveva i disegni di Frollo ( ma Leonetti non era tanto da meno ) ma a livello di storie era di molto superiore ...
RispondiEliminaai testi partecipo, anche se non ne sono sicuro, il grande Giorgio Pedrazzi...
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