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Marvel Italia, 2009 (USA, 1985, 2008) |
“Il mondo è
molto meno spaventoso quando personaggi del genere sono confinati
nelle pagine di un fumetto.”
(Toby
Goodman)
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Casa Wyncham: inizia l'avventura... |
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Mark Millar e Tommy Lee Edwards. |
Diciamolo, anzi urliamolo
al mondo e se non volete farlo insieme a me, tranquilli, lo urlerò
da solo: “RIVOGLIAMO GLI ANNI '80!”
Almeno dal punto di vista
fumettistico, fu un decennio incredibile. Il fumetto arrivò a
partorire capolavori assoluti come V for Vendetta, Il
ritorno del cavaliere oscuro, praticamente tutte le opere di
Pazienza, La casa dorata di Samarcanda, Calvin e
Hobbes, Torpedo e non so quanto altro ben di Dio in
vignette e nuvolette.
Insomma, anni d'oro per i
comics, come ci dice Mark Millar con questo bellissimo
gioiello uscito nel 2008 e destinato a rimanere uno dei fumetti più
belli e poetici di casa Marvel.
Siamo nel 1985 e i super
eroi esistono solo nei fumetti che legge il piccolo Toby
Goodman, un tredicenne figlio di genitori separati, il cui
padre a sua volta fu un lettore accanito dell'universo creato da Stan Lee e Jack Kirby. Siamo in un anno in cui non era ancora
in atto il decostruzionismo operato nel mondo dei super eroi da Moore
e Miller e negli scaffali delle fumetterie degli States
primeggiavano gli albi della saga Guerre segrete, comprate dal
piccolo Toby con un entusiasmo incoraggiato dal padre e non
assecondato dalla madre.
Ed è proprio in una casa
inquietante e abbandonata che il nostro protagonista nota che negli
inquilini c'è qualcosa che non va, hanno dei volti familiari
inquietanti: il Teschio Rosso, Il Dottor Destino,
L'uomo Talpa, ecc...
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C'è qualcosa di strano in casa Wyncham: Il Teschio Rosso osserva il piccolo Toby Goodman. |
Inizia così un'avventura
che porterà Toby a dover difendere la terra dai personaggi
cattivi di casa Marvel, chiedendo aiuto proprio ai suoi eroi
di cui è abituato a leggere le prodezze ogni giorno sulle pagine
degli albi che custodisce gelosamente.
Un fumetto che è
costruito come una fiaba: tutto è visto con gli occhi di un bambino
che ha alle spalle la classica famiglia di separati e cerca
l'evasione nel mondo dei fumetti; non viene creduto dalla madre e dal
suo miglior amico, che si atteggia come un grande ma indossa ancora
la maglietta dei Masters (una delle icone degli anni '80) e
vive la sua solitudine con un profondo senso di disagio e delusione.
Lasciato solo dal padre,
che vuole salvare l'ex moglie dai cattivi per dimostrarle così di
non essere un fallito, Toby cerca allora aiuto in coloro che
come lui conoscono i fumetti e quindi i punti deboli dei cattivi
(come i due commessi del negozio di fumetti abili solo nel far soldi)
che stanno distruggendo la città; si addentra da solo, quindi, in
questo universo parallelo rischiando in prima persona per salvare il
suo mondo, la sua vita e il suo futuro.
Millar
orchestra tutto con la collaborazione degli strepitosi disegni di
Tommy Lee Edwards, che abbonda in scene madri e in
splash page (caratteristiche dei Marvel Comics) e ricostruisce
perfettamente l'America reganiana degli anni '80, senza internet e
telefonini e piena di Commodore 64 e video giochi in floppy
disk.
Il duo attinge a piene
mani dall'iconografia narrativa degli anni '80: i film prodotti da
Steven Spielberg (I Goonies), i racconti di
formazione di Stephen King (Stagioni diverse) e i
fumetti dei supereroi che proprio nella metà degli anni '80 con
Guerre segrete sfornano il primo vero evento editoriale della
storia dei comics made in USA.
1985 è un
fumetto insolito e diverso che si stacca nettamente da tutto quanto
realizzato in casa Marvel.
Millar ed
Edwards creano delle scene davvero efficaci e
memorabili; la sequenza bellissima in cui Stilt-Man (criminale
patetico e perdente nel ciclo del Devil di Frank Miller)
si aggira come una terrificante minaccia per la città sullo sfondo
di un tramonto mozzafiato, ne è un esempio. Ma anche il passaggio di
Toby nell'universo parallelo dove vivono i super eroi e il
bellissimo finale, che vede protagonista il padre del piccolo eroe,
sono destinati a fare di 1985 uno dei fumetti Marvel
più belli del nuovo millennio, una piccola perla nella carriera
dello sceneggiatore scozzese che ha ridefinito la “casa delle
meraviglie” con il ciclo di Civil War.
Un fumetto che parla di
sogno e realtà, di bene e male, ma soprattutto di amore verso il
fumetto e verso i suoi eroi.
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"VENDICATORI UNITI!" L'urlo di Toby salverà il mondo dai cattivi di casa Marvel. |
Curiosità:
in origine, la storia di Millar non doveva essere
disegnata ma narrata con lo stile del fotoromanzo. Idea per fortuna
scartata.
In apertura, Millar
ed Edwards
rendono omaggio ai creatori dell'universo Marvel: Stan Lee
e Jack Kirby.
Altre
edizioni: Oltre a quella consigliata, esiste quella
realizzata dal Corriere della sera nella serie Super eroi
n. 29, brossurata, di grande formato e con un buon apparato
critico introduttivo.
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