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Comic Art, 1978 (USA, Secret Agent X-9, 1934) |
“...Dexter!
Mi chiami pure così.”
(Agente
Segreto X-9)
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Alex Raymond |
Il
4 ottobre del 1931 sulle pagine del Chicago Tribune fa il suo esordio
il più famoso G-Man della storia dei comics: Dick Tracy. Il
successo fu immediato e il personaggio di Chester Gould fece
scuola a tutto il fumetto poliziesco che avrebbe invaso i quotidiani
americani. William Randolph Hearst, magnate della stampa
americana, come suo solito, non se ne stava lì a osservare
passivamente il successo della concorrenza e fece ingaggiare il più
grande scrittore hard-boiled del periodo, quel Dashiell Hammett
autore di romanzi come Il Falcone Maltese e L'uomo Ombra.
Il compito che Hearst assegnò ad Hammett era
quello di creare un personaggio per una strip poliziesca che tenesse
testa a Dick Tracy; lo scrittore americano si mise a lavoro e,
memore dei suoi già noti detective privati (Sam Spade,
Continental Op e Nich Charles), gettò le basi per una
nuova strip poliziesca il cui personaggio era un agente segreto
denominato X-9 (seguendo la moda del periodo in cui gli
investigatori venivano chiamati con numeri e lettere). L'idea e le
storie c'erano, ora bisognava dare loro vita attraverso i disegni di
un valente artista. Il King Features Syndacate, nelle vesti
del suo responsabile del reparto comics, Brandon Walsh
(tranquilli non è il ciuffettone di Beverly Hills 90210),
bandì una sorta di concorso a cui parteciparono diversi artisti, sia
collaboratori del King che esterni, tra cui il grande Will
Gould che di lì a poco avrebbe sfornato Red Barry, una
delle migliori strip del fumetto americano.
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Splendida illustrazione di X-9. 1935. |
Alex
Raymond aveva solo 24 anni, ed era già a lavoro su due strip
che sarebbero divenute immediatamente due icone della cultura
americana: Flash Gordon e Jungle Jim. Il giovane e
promettente artista partecipò alla selezione per il personaggio di
X-9 e la spuntò alla grande.
Il
22 gennaio del 1934 L'Agente Segreto X-9 fa il suo
esordio a pochi giorni di distanza da Gordon e Jim,
lanciando un giovane e sconosciuto Alex Raymond (che si
era fatto le ossa sgobbando come ghost-artist per i fratelli Chic
e Lyman Young) nell'olimpo dei comics.
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Energia, dinamismo ed espressività: Alex Raymond a soli 24 anni era già un fuoriclasse. |
L'eroe
alto e bello alla Gary Cooper era un personaggio ambiguo e dal
passato misterioso: senza nome, con moglie e figlia massacrate da una
raffica di pallottole a lui destinate, duro d'animo e chiuso con il
gentil sesso e senza una definita carica governativa; agente dell'FBI
oppure al servizio di qualche segreto ente governativo anticrimine?
Non ci è dato saperlo, almeno nelle prime avventure raccolte in
questa bella edizione della Comic Art che racchiude il primo
anno di vita del personaggio; qui lo vediamo impegnato in una delle
sue avventure più note contro Il Dominatore, boss di una
banda che semina il terrore, in un conflitto che si protrae per sette
mesi tra violente sparatorie, azione e dinamismo. Il tutto
perfettamente espresso nel formidabile disegno di Raymond
che già sfoderava un talento invidiabile e una padronanza del mezzo
fumetto a dir poco sorprendente; la sequenza d'azione del 5-9 giugno
e la sparatoria muta del 3-5 ne rappresentano un esempio perfetto. Ma
il giovane artista di New Rochelle si fece notare anche per la
bellezza con cui delineava i personaggi femminili, prima fra tutte
Grace Powers, vedova spietata e splendida, una delle più
sensuali femme fatale mai disegnate.
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La bellezza del tratto di Raymond nel delineare nel delineare Grace Powers indimenticabile femme fatale. |
Con
i suoi disegni Raymond compiva dei veri e propri
miracoli, soprattutto nei primi mesi di pubblicazione di X-9,
in cui le trame di Hammett erano incomprensibili e non
delineate; il disegno del giovane cartoonist fu talmente espressivo
ed energico che tali incongruenze passarono in secondo piano fino a
sparire del tutto; dall'aprile del 1934 le trame furono ben
congegnate e il genio di Hammett unito a quello di
Raymond diede origine a un “piccolo” capolavoro
destinato a durare poco: Hammett abbandonò la strip
dopo il primo anno e Raymond alla fine del 1935; chino
giorno e notte sulle tavole dei suoi personaggi, che diventavano
sempre più popolari al grande pubblico, decise di rinunciare a X-9
unicamente per motivi legati alle tempistiche.
Ma
il misterioso agente segreto continuerà le sue avventure per
parecchi anni, con alti e bassi: avrà finalmente un nome e una
famiglia da amare proprio come un uomo tra tanti, ma il fascino delle
sue prime avventure, le sue fattezze di antieroe misterioso e la
lotta contro il crimine a costo della sua stessa vita, non si
ripeteranno mai più.
Un
personaggio che si discosta dal mondo creato da Raymond,
fatto di eroi belli e coraggiosi, con qualcuno da amare e a loro
volta contraccambiati; X-9 invece è un signor nessuno,
che vive animato da un desiderio di vendetta per tutto quello che di
più caro il crimine gli aveva tolto, ma anche da un profondo senso
d'incorruttibile giustizia, in un paese molto corrotto.
E
i superbi disegni di Alex Raymond fecero il resto;
contribuirono a delineare quel tratto realistico che nel corso degli
anni assumerà una valenza ancora più incisiva e che sarà fonte
d'ispirazione (e imitazione) per intere generazioni future di
cartoonist.
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Foto di una strip originale di X-9 dove si può notare il segno di Raymond in tutta la sua espressività. |
Curiosità
Le storie presenti nel volume sono: Il Dominatore e Il
caso Marlowe.
Alcuni
storici del fumetto sostengono che Hammett si limitasse
alla sola stesura dei soggetti e che la sceneggiatura venisse
scritta dal suo ghost James H.S. Moynihan. Altri storici
invece attribuiscono l'incongruenza della trama delle prime strip ai
dirigenti del King Features Syndacate, che avrebbero
conservato solo la base della trama di Hammett
alterandone pesantemente la sceneggiatura.
Dopo
il lavoro svolto da Hammett, la strip fu unicamente
attribuita a Raymond; le trame di X-9, da
marzo a settembre del 1935, furono scritte da qualche ignoto
redattore del King Features
Syndacate e probabilmente dallo stesso direttore della
sezione comics Brandon Walsh. Dopo di che il King
assunse un altro celebre scrittore di gialli, Leslie Charteris
creatore di Simon Templar alias Il Santo che sceneggiò
la strip per circa un anno.
Dopo
Raymond, molti artisti si sono alternati nel corso degli anni:
il suo allievo Austin Briggs, Charles Flanders (il
disegnatore di Lone Ranger), Nicholas Afonsky, Mel
Graff (cha darà finalmente un nome all'agente segreto: Phil
Corrigan, lo farà sposare con la bella Wilda da cui
avranno anche una figlia Philda), Paul Norris, Bob
Lubbers (che si firmava Bob Lewis) e Al Williamson
la cui versione resta, a detta di molta critica, la migliore post
Raymond.
Edizione
consigliata
La
migliore realizzata e per il momento; non credo che nessuno voglia
puntare qualcosa su questi gioielli della storia dei comics. Comunque
l'edizione della Comic Art è cartonata con una buona stampa e
un bel apparato introduttivo scritto da Giuseppe Pazienti e
correlato con diverse immagini. A questo volume ne fece seguito un
secondo che raccoglieva tutte le strip di che Raymond realizzò
nel 1935.
Altre edizioni
Anche
la Sugar Editore dedicò un piccolo albo (con le strip
rimontate in verticale) a X-9 nella collana L'Olimpo
dei Fumetti a cura di Pier Carpi.
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