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Rizzoli-Lizard, 2010 (USA, Blankets, 2003) |
“Sentii
il suo respiro caldo contro il mio orecchio. Poi se ne andò.”
(Craig)
Un'opera
come Blankets merita senz'altro un posto nella
biblioteca ideale dei 300 libri essenziali. Le ragioni
possono essere tante ma, di sicuro, tra queste va annoverata la
capacità che il suo autore, Craig Thompson, ha avuto
nel mantenere vivo l'interesse del lettore per quasi seicento
pagine; e scusate se è poco, considerato inoltre che si tratta di un
fumetto autobiografico, che narra la quotidianità della vita, priva
di sensazionali colpi di scena o sequenze d'azione mozzafiato, ma con
tutte quelle sfumature che fanno parte di essa.
L'autore
racconta se stesso, racconta la sua vita, a partire dall'infanzia con
suo fratello Phil, rompiscatole come tutti i fratelli minori,
ma anche unico, vero amico; va avanti, poi, nel suo racconto, con i
maltrattamenti subìti dai suoi compagni di scuola durante
un'infanzia soffocata dalla severità dei genitori; e, da tutto
questo, il giovanissimo Craig trova rifugio nella religione.
Legge
molto la Bibbia e partecipa attivamente alle varie funzioni religiose
come ai ritiri parrocchiali. Ed è proprio durante uno di questi
ritiri che avviene l'incontro che gli cambierà la vita: Craig,
ormai adolescente, incontra Raina, il suo primo grande amore;
con lei vivrà intensamente un importante periodo della sua vita,
metterà in discussione le sue idee religiose e cercherà di
recuperare un rapporto più autentico con il fratello, verso il quale
ha sempre provato un forte senso di colpa, per non averlo protetto,
quand'erano piccoli, come un vero fratello maggiore avrebbe saputo
fare.
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Raina e Craig protagonisti di Blankets. |
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Blankets, letteralmente "coperte" come quella regalata da Raina a Craig. |
Con
Blankets Thompson racconta dei frammenti
importanti della sua vita; usa le parole con disarmante onestà, e
riesce a trasmettere al lettore la poesia e l'amarezza di chi
s'innamora per la prima volta. Compone le sue tavole con assoluta
libertà compositiva, creando piccoli gioielli artistici in cui
illustra, con originalità, l'amore di due adolescenti, l'importanza
del loro primo incontro, la loro sensibilità.
Alcune
sequenze sono davvero splendide per intensità e sensibilità: come
quella nel soggiorno a casa di Raina – in cui Craig conosce
i genitori della ragazza sulla soglia di un divorzio e i due fratelli
disabili – che offre la miglior occasione, per chi legge, di
ammirare il talento grafico di Thompson, che descrive i
silenzi e sospiri tipici di quegli amori che ti cambiano la vita;
l'addio in mezzo alla neve con un bellissimo abbraccio tra i due è
uno dei momenti più toccanti della storia; l'amarezza di Craig
nell'apprendere che non ci potrà essere un futuro con Raina
si può quasi percepire nel gesto che fa di attorcigliare tra le dita
il filo del telefono, uno di quei piccoli gesti densi di significato
di cui Thompson ama avvalersi per descrivere lo stato
d'animo del protagonista. Un protagonista idealista,
che ha mitizzato i suoi primi, grandi amori: quello per Raina
e quello per la religione, comprendendone l'intima precarietà e
mutevolezza, ma traendo da essi, nel contempo, una grande
lezione di vita.
Questi,
dunque, gli ingredienti che hanno reso Blankets uno dei
cult comics più amati e letti del nuovo millennio; Thompson
racconta attraverso i rumori e i silenzi, instaurando col lettore
quella complicità in grado di catturare le emozioni profonde di
ognuno di noi.
Come
ha giustamente scritto Luca Sofri, “In Blankets si sente
spesso un silenzio, i silenzi. Non è che manchino i suoni, ma
proprio si sentono i silenzi... Thompson disegna momenti lunghi e
fermi di silenzio. E li riempie di pensieri dei protagonisti e di
pensieri dei lettori.”
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Blankets: il racconto del primo amore fatto di neve e silenzio. |
Curiosità
Selezionata dalla rivista Times (forse con un po' troppa enfasi) come una delle migliori graphic novel dal 1923 al 2005, Blankets ha vinto numerosi premi, tra cui l'Eisner Award e l'Ignaz Award. L'idea iniziale di Thompson, che alla realizzazione di Blankets dedicò circa tre anni e mezzo della sua vita, era quella di raccontare come ci si sente a dormire per la prima volta vicino a qualcuno. Tradotto in tredici lingue.
Blankets
letteralmente vuol dire “Coperte”.
Edizione
consigliata
Altre edizioni
La prima edizione di Blankets, targata Coconino Press è validissima e si discosta da quella consigliata per la confezione: brossurata e non cartonata.
" la capacità che il suo autore, Craig Thompson, ha avuto nel mantenere vivo l'interesse del lettore per quasi seicento pagine..."
RispondiElimina...tranne eccezioni. Personalmente l'ho trovato noioso, eccessivamente "ombelicale", pretenzioso. Ma capisco di essere in minoranza, dato l'enorme successo che quest'opera ha ottenuto.
Potrei forse modificare la mia idea con una rilettura... ma Blankets ha su di me un così scarso appeal che rende l'operazione difficoltosa.
Un'altra opere dell'autore, invece, mi è piaciuta moltissimo: Addio Chunky Rice, veramente splendida e commovente.
Orlando
"Selezionata dalla rivista Times (forse con un po' troppa enfasi) come una delle migliori graphic novel dal 1923 al 2005"... come vedi neanch'io considero Blankets quel capolavoro che tutti esaltano ne tantomeno credo che sia una delle migliori "graphic novel (scusami il termine ormai odioso) degli ultimi ottant'anni (potrei dirne, subito e senza pensare, almeno 30-40 che sono superiori)... Però io l'ho letto due volte (una al tempo della sua uscita e l'altro prima di scrivere l'articolo per 300 come faccio per tutti gli altri volumi consigliati) e devo dire che non m i sono annoiato; ammetto che in alcuni passaggi vi siano dei cali d'interesse ma credo che sia normale quando si racconta una storia di ordinaria quotidianità (un amore importante adolescenziale), però ci sono momenti teneri e toccanti in cui le parole e le immagini si sposano perfettamente. Anche il lavoro a livello compositivo è notevole così come notevole è il disegno molto espressivo e perfetto per il racconto.
EliminaAddio Chunky Rice è anche molto bella così come anche Habibi, ma Blankets possiede quel tocco con cui Thompson è riuscito a conquistare i lettori di mezzo mondo; poi sicuramente non lo citerei tra i miei fumetti in assoluto ma in una biblioteca di 300 fumetti essenziali che ripercorre più di un secolo di storia, Blankets, a mio parere, fa la sua bella figura. Ma ripeto, alla fine sono sempre opinioni personali.
Grazie come sempre Orlando.