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Coconino Press, 2009 (Italia, Interno metafisico con Biscotto, 2009) |
“Ci
sono più misteri nell'ombra di un uomo che in tutte le religioni,
passate, presenti e future.”
(Giorgio
De Chirico)
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Sebastiano Vilella a Lucca 2012. |
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L'uomo misterioso... |
Quando
scrivo di un bel fumetto uscito da poco, sono sempre assalito dai
dubbi e mi faccio sempre le stesse domande: resisterà nel tempo? O
il suo successo sarà solo un fenomeno passeggero? Finirà nel
dimenticatoio tra l'indifferenza del pubblico? Puntare sulle opere
del nuovo millennio per comporre una biblioteca essenziale sul
fumetto è un azzardo. Ma bisogna puntare. Soprattutto ora, in un
momento in cui il pubblico è diviso a metà: da una parte i
nostalgici, quelli che pensano: “Era
meglio prima!”;
dall'altra i distratti, che pur passando in rassegna una moltitudine
di opere non riescono in essa il capolavoro.
Di
un'opera come Interno
Metafisico con Biscotti
sono sicuro. Sono sicuro che resisterà al tempo acquistando un
valore sempre più grande, non appartiene alla categoria dei fenomeni
passeggeri e soprattutto non finirà nel dimenticatoio.
Con
quest'opera, Sebastiano
Vilella spiazza
completamente il suo pubblico e gran parte della critica, abituati
alle sue storie noir dell'esordio, al suo bianco e nero che lo ha
sempre contraddistinto e sforna uno dei capolavori del nuovo
millennio.
Un
fumetto unico per atmosfera, realizzazione grafica e soprattutto per
la storia con cui Vilella
riesce a unire le sue due grandi passioni: il fumetto e la pittura,
in particolare quella di Giorgio
de Chirico. Perché è
proprio il padre della pittura metafisica l'incontrastato
protagonista del racconto che l'autore barese ci propone.
Un
Giorgio de Chirico
giovane e malaticcio, che muove i primi passi verso la pittura che
lo renderà celeberrimo in tutto il mondo. Vilella
però non intende realizzare l'ennesima biografia a fumetti; è più
attratto dall'interiorità del suo protagonista, quell'interiorità
che lo porta a sognare e immaginare le sue opere future qui adombrate
da un misterioso incubo che si materializza in alcuni delitti. Ed è
qui che entriamo nel fumetto vero e proprio, popolato da una serie di
personaggi reali (come il fratello dell'artista, il musicista Alberto
Savino e il poeta Guillame
Apollinaire) e di assoluta
fantasia come l'ambiguo investigatore privato Aristarco
De Vittiis, che avvolgono
la storia di un fascino misterioso e intrigante.
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Inquadrature e atmosfere suggestive. Nell'edizione della Coconino, si perde quest'effetto cromatico, a favore di un grigio più scuro che comunque nulla toglie alla bellezza dell'opera. |
Su
tutto il fumetto aleggia il talento visionario di Vilella
che impregna totalmente l'opera di una permanente oscurità in cui
spicca il vigoroso tratteggio a tempera bianca che rende ogni tavola
un'opera a se stante: assolutamente magistrale l'uso delle luci (che
rifà il verso per ovvie ragioni alle opere di De Chirico) e
delle inquadrature a cui si contrappone una ricostruzione storica
visibile in ogni squarcio o panoramica delle città in cui il giovane
De Chirico si muove nell'arco di tempo scelto dall'autore per
raccontare questa vicenda romanzesca;
Firenze, Parigi e Ferrara assumono così un aspetto bohémienne
ma al contempo tetro e inquietante grazie alle proiezioni di lunghe
ombre che sottolineano l'aspetto metafisico dell'opera.
Una
narrazione coinvolgente e colta; un giallo misterioso che cattura il
lettore dalla prima all'ultima tavola. Un capolavoro che mischia
abilmente realtà e fantasia, che racconta una parte fondamentale
della vita di De
Chirico
(in cui il maestro realizza i capolavori della pittura metafisica)
attraverso i suoi affetti familiari (l'amore per la madre e per il
fratello, il ricordo della sorellina prematuramente scomparsa), le
sue amicizie in un paese sull'orlo della prima guerra mondiale.
Ma
soprattutto un'opera coraggiosa, che spicca per originalità nel
panorama invaso dalle così dette graphic novel: un coraggio e
un'originalità dimostrate dall'artista barese fin dal titolo (che
riprende una nota opera di De
Chirico)
ma soprattutto un'opera di ricerca, che il lettore stupìto non può
far altro che constatare, consapevole di avere tra le mani un fumetto
per molti versi unico.
In
assoluto il miglior fumetto italiano dell'anno (2009).
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Squarci bohémienne, ombre che sembrano dilagarsi all'infinito: la grande arte di Sebastiano Vilella. |
Curiosità:
Il periodo storico in cui Vilella
romanza la vita di De
Chirico
è compreso tra il 1908 e il 1918. La storia è liberamente ispirata
all'autobiografia dell'artista “Memorie della mia vita”
pubblicata da Garzanti. Tra le varie altre figure storiche presenti
nel fumetto, vi sono quella del collezionista d'arte Paul
Guillaume
e degli artisti Filippo
De Pisis
e Carlo
Carrà.
Postfazione
al volume dello stesso Sebastiano
Vilella.
Altre
edizioni:
Poiché si tratta di un fumetto recente vi è solo quella
consigliata. Ma spero ci possa essere un'eventuale ristampa e una
maggiore diffusione, quale l'opera meriterebbe.
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