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Milano Libri 1974 (USA, Krazy Kat and Ignatz Maus, 1913) |
“Molte
persone amano “perché”, e molte amano “sebbene”, pochi
individui “amano”. Non si possono porre limiti all'amore: ma un
sacco di gente passa la propria limitata vita cercando di evitare che
gli capiti qualcosa che non ha limiti. Krazy, comunque non è “la
gente”. Krazy è se stessa. Non le si possono porre limiti: lei
“AMA”. Ama nel solo modo che ciascuno può: senza limiti. Lei non
è morbosa e non soffre a lungo; lei non ama qualcuno “perché”
lui le fa del male, e non ama “qualcuno che le fa del male”.
Proprio
il contrario: lei ama uno che le procura gioia assoluta.
(dall'introduzione
di E. E. Cummings)
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Geroge Herriman. |
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Il triangolo amoroso creato da Herriman. |
Avete
presente la teoria del Big Bang? La teoria secondo cui circa quindici
miliardi d'anni fa l'universo era racchiuso in una bolla non so
quante volte più piccola di una punta di spillo?Poi, sempre secondo la suddetta teoria, questa bolla esplose e iniziò la sua espansione e con essa iniziarono a
espandersi tempo, spazio e materia, formando l'universo che oggi
(teoricamente) conosciamo.
L'universo
dei fumetti, che ci crediate o no, era racchiuso in qualcosa di analogo;
dalla sua presunta nascita e per quasi un ventennio, il fumetto aveva
partorito personaggi belli, simpatici, ma tutto sommato nella norma (tranne qualche rara eccezione come "Little Nemo") e che non
riuscivano a sfruttare pienamente la potenzialità che questa neo arte
realmente possedeva.
Poi
il 26 luglio del 1910 accadde qualcosa.
Un
giovane artista, autore di una strip divertente, The Family
Upstairs, decise di fare un piccolo omaggio ai suoi lettori e in
calce ad essa ne aggiunse, un'altra all'apparenza molto più modesta,
che aveva come protagonisti una gatta e un topo.
L'universo
del fumetto era finalmente esploso. E ancora oggi ne sentiamo gli
echi. Perché se il fumetto tutt'ora si espande e si declina in nuove forme, in nuovi
stili e in nuovi modi di raccontare... beh, vi sembrerà strano ma il
merito va tutto a questa gatta e al suo nemico/amico topo. E
soprattutto al loro autore: George Herriman.
Così Krazy Kat passerà in prima linea nel 1913, mandando in pensione definitivamente la precedente strip di Herriman e continuando le sue avventure fino alla sua morte, avvenuta il 25 aprile del 1944.
Così Krazy Kat passerà in prima linea nel 1913, mandando in pensione definitivamente la precedente strip di Herriman e continuando le sue avventure fino alla sua morte, avvenuta il 25 aprile del 1944.
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Krazy e Ignatz e il lancio del mattone: il gesto più poetico della storia dei fumetto. |
Krazy
Kat è il primo vero esempio di poesia nel fumetto. Ma non
solo; Krazy Kat è la rappresentazione di tutto quello che il
fumetto può esprimere: originalità narrativa, compositiva e
linguistica, ricerca stilistica: ma soprattutto la strip di Herriman
è, forse, il primo vero esempio di sintesi grafica nella storia dei
comics.
L'idea
è semplice e resterà la stessa per trentaquattro anni: Krazy
Kat è una gatta (ma il sesso non è mai stato definito e qui
incombe lo spettro dell'ambiguità sessuale) innamorata persa di un
topo, Ignatz che, odiandola con tutto se stesso, non
perde occasione per lanciarle un mattone in testa. Ma Krazy è
un'inguaribile romantica e prende il crudele e violento gesto di
Ignatz come un segno d'amore. E per tutta la durata
della striscia, si sottoporrà a questa tortura, beandosi quando uno
di questi mattoni la colpisce, soffrendo quando non viene colpita e
difendendo l'amore della sua vita dal rappresentante della legge, il
cane sceriffo Officer Bull Pupp che la ama
segretamente. Herriman costruisce dei personaggi che ruotano attorno
a quello che sembra il vero protagonista della strip: il mattone. Il
mattone perfetto, catalizzatore dei sentimenti di Krazy
verso Ignatz e dell'odio di questo verso la gatta. Il
mattone come inevitabile conclusione di tutto, l'oggetto che
rappresenta il trionfo del bene e del male. Il tutto nella metafisica
e surrealista contea di Coconino, in Arizona, scenario
all'apparenza infinito e desolato ma che all'occorrenza si popola di
un deserto, di un mare, di un albero, di un paesaggio roccioso, di
una palude, di una prigione appositamente realizzata per ospitare un
solo essere: Ignatz. Il quale riesce sempre a scappare,
a procurarsi un mattone e a illudere l'ingenua Krazy
che colpita violentemente si accascia per terra con l'illusione
d'essere amata.
Un
fumetto assolutamente unico e irripetibile e senza dubbio massima
espressione della comic art tutt'ora ineguagliata.
Herriman
fu il primo vero innovatore del fumetto, fu l'artefice di
quell'esplosione primordiale che sancirà l'evoluzione dei comics, fu
colui che per primo intuì le sue infinite possibilità, liberandosi
dalle convenzioni artistiche e narrative e non ponendo limiti
all'immaginazione.
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Composizione, originalità e genio creativo: le innovative sunday pagas di Herriman. |
Questo
volume realizzato dalla Milano Libri raccoglie le strip
giornaliere (rimontate come consuetudine dell'epoca e pubblicate, non
si capisce ancora il perché, con un accecante sfondo giallo) e le
sunday pages del 1942 ed è un perfetto esempio di quanto ho detto
fin'ora: sfogliandolo possiamo avere un piccolo assaggio di tutte
quelle innovazioni che nel corso degli anni verranno imitate e
perfezionate.
Da
quel 25 aprile 1910, niente fu più come prima. Il fumetto non fu più materiale usa e getta per ragazzini, ma un mezzo di grande
espressione artistica e poetica. E della lezione di Herriman,
avrebbero tenuto conto praticamente tutti i successivi grandi autori: da Walt
Kelly a Charles M. Shultz, da Will Eisner
(che ha definito Herriman il narratore più innovativo nel mondo
dei fumetti) a Bill Watterson di Calvin e Hobbes
(evidentissima l'influenza dello stile di Herriman
nella sunday pages di Calvin), fino ad arrivare ad Art
Spiegelman e Aleksandar Zograf; più o meno tutti,
direttamente o indirettamente sono debitori del grande autore
americano.
Sembra
incredibile che due animali siano riusciti a realizzare tutto questo;
una gatta e un topo uniti da un semplice mattone.
E
non meravigliatevi, leggendo, di non comprendere immediatamente.
Come
è stato giustamente scritto, Krazy Kat non è un
fumetto da capire. È un fumetto da amare.
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Krazy Kat, Officer Bull Pupp e Ignatz: niente nel fumetto sarà più come prima. |
Curiosità
Il
volume consigliato si avvale del saggio introduttivo e fondamentale
del grande poeta E. E. Cummings.
Gli
omaggi a Krazy Kat nel mondo dell'arte non si contano.
Tanto per citarne uno: nel film Pulp Fiction, nella sequenza
finale Samuel L. Jackson indossa una t-shirt di Krazy
Kat. E gli omaggi continuano tutt'oggi: la casa editrice
italiana Coconino Press
prende il nome dalla contea dove si svolgono le avventure di Krazy
e Ignatz.
Oltre i protagonisti della strip, altri personaggi sono il fabbricante di mattoni, Kolin Kelly,
Don Kiyote, Joe Bark, e il saggio uccellaccio di palude
Joe Stork. Ignatz ha tre figli: Milton,
Marshall e Irving.
In
Italia Officer Bull Pupp fu
rinominato Offisa
Pupp.
Edizioni Consigliata
Il volume consigliato è cartonato e rappresenta la quarta uscita della collana "I nostri immortali" voluta dalla Milano Libri negli anni '70. Si avvale del saggio introduttivo e fondamentale del grande poeta E. E. Cummings.
Altre
edizioni
La Fantagraphics ha avviato la ristampa delle sunday pages di Krazy Kat e in Italia la Free Books si è presa l'onere di ripubblicare tali e quali i volumi che si sono interrotti (per la chiusura della casa editrice italiana) alla quarta uscita.
Recentemente la Nova Express ha ripubblicato un volume in grande formato (e con una stampa migliore rispetto alla Free Books) di oltre 140 pagine che raccoglie le strisce del fumetto apparse dal 1933 al 1934.
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Questo era uno dei miei preferiti. Arrivò in italia anche il cartoon, trasmesso negli anni 80, e poi qualche tempo dopo scoprii che le strip venivano pubblicate sul periodico Linus.
RispondiEliminaRicordo vagamente i cartoni negli anni 80... Il fumetto è qualcosa di unico!!
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