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Comic Art, 1989 (Italia, Sam Pezzo, 1979) |
“Ma
cos'ha fatto?”
“C'era
un tizio che strizzava l'occhio a mia moglie, solo che era un pugile.
E poi non faceva l'occhiolino. Era un tic.”
(Sam
Pezzo con il volto ricoperto di sangue)
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Sam Pezzo: prima e dopo. |
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Vittorio Giardino. |
Non
ci sono dubbi. C'è stato un periodo in cui gli italiani hanno
battuto gli americani sui generi a loro più cari: il western e il
poliziesco. Nel cinema basterebbe fare il nome di Sergio Leone...
il resto è ormai storia; e nel poliziesco vari registi nostrani,
Fernando di Leo in primis, hanno realizzato pellicole che non
hanno niente da invidiare a quelle americane. E, per restare in
ambito poliziesco, uno scrittore meraviglioso come Giorgio
Scerbanenco ci ha regalato romanzi degni del miglior Hammett.
In
seguito questo tipo di cinema ha inesorabilmente imboccato il viale
del tramonto, ma, verso la fine degli anni '70, alcuni autori
italiani pensarono di sfruttare questi generi con il fumetto. Su
tutti, Berardi e Milazzo e il western crepuscolare di Ken
Parker da un lato e l'astro nascente Vittorio Giardino
dall'altro; Vittorio Giardino che sul finire degli anni
'70 esordisce nel fumetto con un personaggio davvero singolare: il
detective privato Sam Pezzo.
Nelle
prime storie, antecedenti Sam Pezzo, il suo tratto
risulta abbastanza piatto e non tralascia la meravigliosa linea
chiara che caratterizzerà i suoi lavori futuri.
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Azione, intrigo e pericolo sono gli ingredienti base per le storie di Sam Pezzo. |
Poi
nel maggio del 1979, sulle pagine della bella rivista Il Mago
esce una storia intitolata Piombo di mancia e fin dalla
prima vignetta facciamo la conoscenza di Sam Pezzo.
Pagina dopo pagina ci accorgiamo dell'evoluzione grafica dell'artista
bolognese, del sapiente uso dei neri e del tratto pulito e deciso
che caratterizzerà la sua produzione futura. Ma soprattutto leggiamo
delle belle storie, robuste, piene di suspense, molto reali come il
suo protagonista. Perché alla fine Sam è un detective
privato umano e contraddittorio, disilluso ma dotato anche di una
buona dose d'autoironia, intriso d'amarezza, per ciò che vede ogni
giorno nella città in cui si muove, senza nome ma facilmente
riconducibile a Bologna, città del suo autore.
Nelle
sue avventure il protagonista ha a che fare con casi banali, che però
si articolano conducendo la storia verso trame intriganti e
pericolose; le prende di santa ragione ma a volte centra il
bersaglio, e con il suo impermeabile e cappello alla Bogart riesce
a conquistare delle procaci bellezze... Il fascino del detective
squattrinato e fallito.
Esplicitamente
modellato sui grandi personaggi della narrativa hard boiled
americana, Philip Marlowe e Sam Spade su tutti e con
qualche spruzzatina di 87° distretto di Ed McBain, Sam
Pezzo è un perfetto esempio di antieroe.
Il
volume edito dalla Comic Art racchiude tutto il ciclo di
questo caparbio detective perdente; ma ai nostri occhi, Sam
Pezzo sarà sempre un vincente, se non altro per averci
fatto conoscere un artista unico come Vittorio Giardino,
che ben presto si allontanerà dalle atmosfere noir del suo Sam
per affinare penna e matita in spy story più raffinate e
intellettuali, diventando così uno degli autori nostrani più famosi
al mondo.
Ma
le magiche atmosfere dell'esordio, quel tratto grezzo che pagina dopo
pagina si affinava e soprattutto la purezza di un personaggio come
Sam Pezzo, rimangono irripetibili.
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Sam Pezzo, detective perdente. Ma con le donne ci sa fare, nonostante le storie siano destinate a fallire. |
Curiosità:
Le storie che vedono Sam Pezzo protagonista sono:
Piombo di Mancia del 1978, Nessuno ti
riaccompagnerà e
Risveglio amaro del 1979, La
trappola,
Merry Christmas e
L'ultimo colpo del 1980, Juke-Box
del 1981 e Shit City e
Night Fire del 1983.
Altre
edizioni: oltre al volume consigliato (al momento il migliore ma
da tempo fuori catalogo e un po' caruccio da acquistare su internet e
nelle fiere) le storie di Sam Pezzo sono state
pubblicate in tre volumi tascabili dalla Lizard nel 1999.
Anche nella serie pubblicata dal Corriere della Sera “100
anni di fumetto italiano” è possibile trovare qualche storia
del detective nel volume Lo sconosciuto - Noir d'autore
pubblicato nel 2010.
Esistono
anche delle edizioni di alcune storie, pubblicate negli Albi
Orient Express e da L'isola Trovata.
Ciao Ned,
RispondiEliminail volumone Comic Art della serie Grandi Eroi dedicato a Sam Pezzo resta forse quello che preferisco in questa serie e uno dei miei preferiti anche considerando l'opera intera di Giardino.
Un'altra edizione interessante è uno dei 4 volumi usciti allegati a l'Espresso dedicati a questo autore. Purtroppo in questa edizione vengono saltate di netto le prime 2 o 3 storie perché ritenute non abbastanza mature graficamente dall'autore, ma il formato è decisamente più consono rispetto ai tascabili lizard.
E' un'alternativa (anche se "alternativa parziale") all'edizione Comic Art ma ha il pregio di essere di più comune reperibilità e decisamente più economica.
G. Ossobuco
Si quella de L'Espresso è molto buona anche se incompleta... sicuramente la scelta di non pubblicare le prime storie è da intendersi col fatto che il tratto di Giardino fosse abbastanza acerbo ma di indubbio fascino... nel volume Comic Art grazie alla pubblicazione completa delle storie è possibile vedere tutta l'evoluzione stilistica di questo grande maestro...
EliminaGrazie come sempre:)