![]() |
Ed. Cepim - Un uomo un'avventura n. 13, 1978 (Italia, L'uomo di Tsushima, 1978) |
“Roba
da matti!.. Ci stanno trattando come bestie!...”
“..
Però gli ufficiali i loro gabinetti ce li hanno e in più dobbiamo
pulirglieli NOI!..”
(Dialogo
tra due marinai russi)
![]() |
Bonvi (a sinistra) premiato a Lucca da Guido Bozzelli ed Ernesto G. Laura. |
Ricordo
che ero appena arrivato nello studio di Jacovitti,
per consegnargli gli ultimi lavori finiti, quando apprendemmo insieme
la notizia della morte di Bonvi.
Jacovitti
rimase abbastanza scosso e mi raccontò di quando, una volta, lo
stesso creatore delle mitiche Sturmtruppen,
incontrandolo in una passata edizione del Salone
del Fumetto a Lucca,
sprofondò quasi in un grande inchino definendolo uno dei suoi miti.
Mentre
il maestro mi raccontava questo aneddoto giunse una telefonata e lo
sentii dire, parlando al telefono della morte di Bonvi
con non ricordo chi, che il prossimo sarebbe stato lui. Di fatto, dei
giganti del fumetto a quel tempo ancora viventi, lo precederà solo
il grande Magnus nel 1996.
![]() |
Una delle bellissime illustrazioni che fanno da prologo al racconto. |
Ma
non c'è alcun dubbio che quel 10 dicembre del 1995, il mondo perse
uno dei più grandi autori di fumetti che sia mai esistito.
Franco
Bonvicini
in arte Bonvi
era un genio. Uno di quei talenti che si contraddistinguono per
stile, umorismo e grande personalità. Sturmtruppen,
Milo
Marat,
le Storie
dallo spazio profondo
in tandem con il cantautore Francesco
Guccini
e ancora Cattivik,
la serie Nick
Carter
per i fumetti in tv di Supergulp,
sono un perfetto esempio di quello che la mente geniale di Bonvi
è riuscita a partorire nel corso degli anni.
![]() |
Jack London; Bonvi uso se stesso come modello per raffigurare il grande scrittore. |
L'uomo
di Tsushima
è il mio Bonvi
preferito. È uno di quei lavori che una volta letto non puoi fare a
meno di rileggere e sfogliare nel corso della tua vita. Un Bonvi
in pieno stato di grazia artistica e narrativa.
La
reale vicenda storica della guerra tra Russia e Giappone viene
raccontata da Bonvi
attraverso gli occhi dell'allora squattrinato cronista Jack
London,
inviato speciale per conto di un giornale newyorkese nel piccolo
villaggio di Nossi Bè in Madagascar (colonia francese). Il nostro
non farà altro che sperperare tutti i fondi concessigli dal suo
giornale indugiando in una oziosa attesa nella convinzione che la
flotta russa avrebbe ancorato nel piccolo villaggio africano per la
necessità di fare rifornimento. London
riuscirà
a carpire le informazioni giuste che gli sveleranno come in realtà
la manovra russa contro le flotte giapponesi serviva solo a
distogliere l'attenzione dalla disastrosa situazione che imperava in
Russia: la flotta di quest'ultima verrà completamente annientata e
London
apprenderà la verità e tutti i raccapriccianti particolari sulla
battaglia di Tsushima grazie alla voce dall'oltretomba di un suo
vecchio amico, morto in seguito alla battaglia.
![]() |
Vignetta d'apertura de L'uomo di Tsushima. |
Uscito
nella splendida collana Un
uomo un'avventura
dell'Edizioni
Cepim,
L'uomo di Tsushima
mischia perfettamente l'umorismo di Bonvi
con i reali fatti accaduti agli inizi del secolo.
Dopo
un sorprendente prologo storico, narrato con immagini in bianco e
nero, Bonvi
ci catapulta immediatamente nel suo universo umoristico, passando da
una New York innevata a un'Africa piena di sole in cui fa muovere il
personaggio di Jack
London
disegnato a sua immagine e somiglianza. L'arista romagnolo è
veramente a suo agio nel raccontarci una vicenda drammatica con il
suo stile intriso di comicità. Nonostante abbia usato gli stessi
disegni per diverse vignette (trucchi del mestiere di fumettaro che
tutti noi usiamo) il risultato artistico è veramente eccelso. C'è
davvero tutta la sua arte in questo capolavoro: dalle posizioni
tipiche dei suoi personaggi più famosi alle caratterizzazione quasi
realistica di Jack
London,
dalle sue vignettone a tutta pagina che sono dei piccoli gioielli di
composizione (su tutte sicuramente la battaglia di Tsushima narrata
attraverso le prime pagine dei giornali dell'epoca), fino all'uso del
retino di cui Bonvi
è senza alcun dubbio maestro assoluto.
![]() |
La tragica fine dei marinai russi dopo la battaglia di Tsushima. |
Si
ride con L'uomo di
Tsushima
ma allo stesso tempo si riflette non poco sugli orrori della guerra e
del potere. Orrori narrati nel lungo, memorabile epilogo in cui
London apprende la verità sulla sanguinosa battaglia, in cui Bonvi
cerca di farci sorridere anche nei momenti più drammatici come il
trattamento che il governo russo riserva ai suoi marinai:
schiavizzati, ridotti a mangiare cibo in scatola avariato, a pulire
le latrine degli ufficiali e come ciliegina della torta a essere
abbandonati nei campi di concentramento giapponesi, in mezzo la neve
e il gelo a cui non sopravviveranno.
E'
l'intento accusatorio e critico di Bonvi
verso la Russia, ma anche verso tutte le guerre, e il potere da cui
queste vengono generate è dall'autore perfettamente sbandierato. Del
resto quando leggiamo vicende come queste, pur intrise di comicità,
abbiamo l'impressione di leggere qualcosa di incredibile, faticando a
credere che gli esseri umani arrivino a simili atrocità verso i
propri simili.
Come
dice lo stesso London
nelle ultime vignette della storia: “Chi ci crederebbe... Una
storia del genere potrebbe essere raccontata soltanto in un albo a
fumetti!”
Se
mai qualcuno avesse dubbi sul genio di Bonvi,
non gli resta che sfogliare le pagine di questo suo capolavoro.
Ogni
dubbio gli passerà.
![]() |
Raffigurazione ironica del grande Bonvi. |
Curiosità
Jack
London
è stato realmente corrispondente durante la guerra russo-giapponese.
Il
volume fa parte della splendida collana Un uomo un'avventura,
ideata e pubblicata da Sergio Bonelli negli anni '70; l'autore
ed editore volle realizzare una serie di storie, scritte e disegnate
dai più prestigiosi autori del fumetto italiano, il cui denominatore
comune fosse l'avventura. I volumi erano di grande formato, con
copertina cartonata e stampa a colori su carta patinata.
Altre
edizioni
Purtroppo
l'edizione consigliata si trova su internet o nelle fiere ma non a un
prezzo contenuto. Esiste una sola riedizione di questo capolavoro,
realizzata dalla Hobby&Work
che ristampò tutta la collana Un
uomo un'avventura in
albi brossurati senza infamp;amia
e senza lode. Ma comunque sempre meglio di niente.
Oltre
300: dello stesso autore non perdere...
Nessun commento:
Posta un commento
I testi apparsi su "Avventure di carta" sono tutti scritti da Ned (Nedeljko Bajalica) e possono essere pubblicati anche altrove, con la raccomandazione di citare la fonte e gli autori!
Le immagini sono qui inserite al solo scopo di documentazione e sono © degli aventi diritto.