![]() |
Il grande e mai dimenticato Jac. |
Jacovitti
se n'era andato e con lui anche Cocco Bill che,
teoricamente, avrei dovuto continuare a disegnare io. Ma non andò
così.
Rimasi
solo e di Jacovitti mi rimase 'solo' il ricordo, gli
insegnamenti e i disegni originali che Franco mi
regalava spesso, soprattutto nell'ultimo periodo, credo a
risarcimento del fatto che mi pagava molto meno rispetto all'inizio,
nonostante sapesse che io avrei lavorato anche senza essere pagato,
questo non smisi mai di ribadirglielo.
Credo
che la decisione che presi di vendere tutti i suoi disegni fu dettata
proprio dalla rabbia che in quel momento provavo.
Mi
sentivo anche umiliato: cinque anni passati a tu per tu con il più
grande fumettaro italiano sembravano svaniti nel nulla. Prima di
venderli, volevo rendergli un omaggio con una mostra, far vedere
tutto quello che mi aveva regalato, la sua generosità, e
naturalmente il suo genio.
Mi
vennero in aiuto due persone:
Luca Taglietti, all'epoca mio fan e grande fan del maestro
con cui stringemmo una bella amicizia e Michele Ginevra responsabile del Centro Fumetto Andrea Pazienza, credo la più bella realtà fumettistica in Italia.
La
mia collezione e i miei ricordi, l'organizzazione di Michele
e la passione di Luca. Risultato: la mostra Omaggio
a Jacovitti - Lische, Salami e altre Frattaglie. Non voglio
peccare di presunzione nè far paragoni con le successive mostre su
Jacovitti (splendida quella curata dalla figlia Silvia
e Dino Aloi), ma credo che la nostra fu quella allo stesso
tempo più varia e personale.
![]() |
A sinistra: cover del catalogo della mostra Omaggio a Jacovitti - Lische salami e altre frattaglie. A destra: Michele Ginevra e Nedeljko Bajalica presentano la mostra alla stampa. Cremona 1998. |
Esprimeva
tutta la personalità di Jac e il catalogo fu davvero
bello: sia Luca che
io scrivemmo degli apparati critici che esplicavano chiaramente il
mondo di Jac, Michele scrisse una bella
introduzione e poi furono pensate oltre 30 pagine a colori e in
bianco e nero per mostrare i capolavori di Jac. E
ancora lo sponsor della Negroni; mai sponsor fu più azzeccato
per Jacovitti, vista la fama dei suoi salami.
Una
bellissima esperienza e con questo articolo, a distanza di quindici
anni, ringrazio Luca e Michele per la loro
disponibilità e la loro passione. In particolare Michele mi
omaggiò di un bel numero di cataloghi da poter vendere in autonomia.
Dopo
di che, aspettai un paio d'anni e poi contattai la figlia Silvia,
qualche collezionista e vendetti l'80% della mia collezione. Il resto
la regalai a qualche amico, uno addirittura al grande artista Carlos
Nine che ci teneva ad avere un disegno di Jacovitti.
![]() |
Il maestro "Lisca di pesce" con il suo neo allievo Nedeljko durante il loro primo incontro. Roma Ottobre 1992. |
Mia
mamma aveva da poco aperto una fumetteria ma non riusciva a farla
decollare in quanto il materiale per riempirla costava e si pagava
subito. Allora i soldi guadagnati mi permisero di ampliarla e
portarla a un buon livello, fornitissima, con i corsi sui fumetti e
tutto quello che servì per renderla appetibile al pubblico.
Insomma, provai a vedere il fumetto da un'altro punto di vista e devo
dire che furono quattro anni bellissimi, che mi aprirono gli occhi su
tante realtà del fumetto che non conoscevo, su diversi generi e
soprattutto mi diedero la giusta energia per ricominciare a fare
fumetti.
Il
negozio chiuse perché non riusciva più a sostenere la spese di
gestione e mi trasferii a Milano. Li mi rimisi in gioco realizzando
l'opera a fumetti Ci vediamo domani, pubblicata nel
2005 dalle Edizioni BD.
I
cinque anni con Jac sembravano così lontani eppure
erano passati così velocemente. Pensai che forse sarebbero andati
perduti irrimediabilmente se non avessi fatto qualcosa.
Qualche
mese fa ho recuperato il mio blog, aperto anni fa e mai usato,
decidendomi, a quasi vent'anni dal nostro primo incontro, di
raccontare quest'esperienza unica e indimenticabile, fonte di
ricchezza, di gioia e anche di amarezza. Ma è giusto così. Forse i
capitoli di quest'avventura potranno essere da stimolo a chi
intraprende la strada del fumetto, bella e non facile. Ma ne vale la
pena, credetemi. Per me è stato così: è valsa la pena
intraprendere, è valsa la pena conoscere, è valsa la pena sbagliare
e ricominciare. Ma soprattutto è valsa la pena essere allievo e
collaboratore di un uomo così geniale e generoso.
Grazie
di tutto, Jac!
![]() |
Vignetta tratta da Cocco Story di Jac e Ned. 1993. |
Note
e ringraziamenti
Spero
d'essere stato in grado di descrivere Jacovitti per il
grande maestro qual era, con tutti gli onori che meritava; mi scuso
se nei vari capitoli ho peccato di presunzione o posso aver
infastidito qualcuno: era mia intenzione solo raccontare i fatti così
come si sono svolti, senza riserve o risentimento per nessuno.
Jac
e Ned continuerà con una serie di supplementi che
raccoglieranno il meglio dei disegni realizzati a quattro mani da
Jacovitti e il sottoscritto.
Grazie
a Silvia Jacovitti che ha approvato questa mia
iniziativa e che ho rivisto con immenso piacere quest'estate in cui
in una bella serata abbiamo ricordato il nostro caro Jacovitti.
Grazie
alla mia compagna Agnese che legge uno per uno tutti i
miei post a caccia di qualche parola fuori posto.
E
soprattutto grazie a voi tutti per avermi seguito.
Bellissimo racconto Ned! Ho seguito ogni puntata. Sono contento di aver fatto parte di questa avventura ed in effetti la mostra finale di Jacovitti in cui ho coinvolto Michele Ginevra e il Centro fumetto Andrea Pazienza l'ha proprio chiusa con un grande omaggio. A distanza di anni mi rendo conto ancora di più, di quanto sia stato importante per te, per me e proprio un omaggio a Jacovitti. Michele inoltre aveva già visto tutto questo e grazie alla sua competenza è venuto davvero qualcosa di grande! Sono d'accordo con te; è stata davvero una 'personale' in tutti i sensi e il catalogo, ancora oggi è apprezzatissimo.
RispondiEliminaGrazie per questa bella avventura,
Luca
Grazie a te per aver partecipato a quest'avventura... l'hai vissuta con grande passione ed è quello che conta..:)
EliminaGrazie Ned sempre molto profondo nei tuoi articoli!!!
RispondiEliminaE' stato un piacere leggere il tutto!
Andrea B.
grazie a te, Andrea... per aver seguito sempre..
EliminaHo letto tutte le parti questo pomeriggio e ancora non mi vengono le parole adatte per commentare il tutto... semplicemente da brivido per le enormi emozioni che mi ha trasmesso.
RispondiEliminaGrazie infinite a te per aver condiviso la mia lunga e intensa avventura con il grande Jac!! E' stata un'esperienza irripetibile,una di quelle cose che ti porti dietro per sempre..
RispondiEliminaA presto!!
accidenti...! quanti capelli che avevo ancora allora... grazie per aver rievocato quella esperienza! avevo conosciuto jacovitti alcuni anni prima ed era stato gentilissimo, aprendomi le porte della sua casa assieme a francesco manetti. un uomo semplice che ha disegnato migliaia di cose, tavole, strisce e disegni. forse troppo personale per lasciare una vera eredità. ha rappresentato un pezzo d'Italia e tu ci sei cresciuto. bisognerà riparlarne...
RispondiEliminaQuando vuoi ne riparleremo... magari davanti a una di quelle gigantesche pizze che mangiai in quella pizzeria di Cremona all'epoca della mostra:)
RispondiEliminaGrazie a te per quell'esperienza davvero molto molto bella...
ho seguito con passione questi articoli fin dall'inizio. Che dire? Grazie di aver condiviso con noi questa esperienza di certo unica ed irripetibile, ed averci aiutato a conoscere meglio un grande maestro. Buona fortuna!
RispondiEliminaMa grazie a te Evo, per aver avuto la pazienza di seguire tutta la storia... tra un pò ci saranno i supplementi..
RispondiEliminaA presto:)
Racconto davvero molto bello: i vari capitoli si leggono l'uno dopo l'altro, con grande interesse e scioltezza. Complimenti sinceri.
RispondiEliminaGrazie mille Paolo... sono contento cheti sia piaciuta questa mia avventura con uno dei grandi del fumetto... faticosa ed emozionante...
Elimina