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Collana Oscar Mondadori, 1971 (USA, Tumbleweeds, 1965) |
“Voi
li impiombate: io li sotterro”
(scritta
sull'insegna del negozio di Claude Clay, becchino di Grimy Gulch)
Non
ho mai nutrito particolare simpatia per le collane a fumetti targate
Oscar Mondadori.
Formato
piccolo, carta e stampa non proprio da manuale ma soprattutto il
rimontaggio di strisce e tavole per adattare l'opera al formato
tascabile.
È
come se prendessimo una riproduzione di un dipinto di Hopper e la
dividessimo in due, per adattarlo alla nostra parete. Assurdo non vi
pare?
Eppure
negli anni '70 gli editori italiani pare che lo avessero come vizio
quello di adattare il lavoro di grandi cartoonist ai loro formati
tascabili; leggevi e dovevi intuire dove finiva una striscia e dove
iniziava l'altra. Oggi per fortuna è il formato di stampa che si
adatta al lavoro degli autori, così autori come Shulz hanno
le loro strisce riproposte nel formato orizzontale.
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Colt
e il cavallo
Epic:
leggenda (in)tramontabile della cavalleria.
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Tumbleweeds
(da noi ribattezzato Colt) veniva pubblicato
sul periodico quindicinale Eureka dell'editore Corno,
che dedicò al personaggio qualche volume tascabile, ma l'edizione da
me scelta è quella “famigerata” della collana Oscar
Mondadori. L'ho prediletta in quanto il montaggio di vignette non
è poi così malvagio ma soprattutto per la bellissima prefazione di
Carlo della Corte che impreziosisce il volume.
E
poi, naturalmente, l'ho scelta per la qualità della strip e del suo
artista, Tom K. Ryan, americano nato ad Anderson
nell'indiana nel 1926 che con questa sua unica strip affermò il suo
talento umoristico e artistico.
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La
zitella Hildegar
Hamhochker tenta invano di conquistare i cuore pigro di Colt.
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Ma
i personaggi di contorno non sono da meno: la zitella Hildegar
Hamhochker, il vice sceriffo Knuckles, il colonnello
Fluster, il giudice Frump, il baro Ace, il
becchino Claude Clay e una strampalata tribù indiana
in cui spiccano Limpida Lucertola e In bocca al lupo.
Si
ride e basta con le strip di Colt, perché Ryan
non vuole far altro con il suo lavoro: divertire il lettore senza
alcuna pretesa di lanciare messaggi. Un compito che gli riesce
perfettamente. Se la strip fosse priva di dialoghi, farebbe ridere
ugualmente non fosse altro che per le caratterizzazioni artistiche di
tutti i personaggi, che sembrano quasi nascondersi sotto quegli
enormi cappelli, quasi a vergognarsi d'essere quello che sono:
scaltri abitanti di una cittadina che è l'esatto contrario del
grande paese che rappresentava il sogno americano.
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Una strip di Colt del 1982. |
E
forse per questo ci è simpatico fin dalla prima lettura.
Sfogliando
La vita dura del dolce Far West, oltre a leggere e
ridere alle battute di Ryan, amo osservare le sue
caratterizzazioni artistiche. Perché se, da un lato, l'autore vuole
solo far ridere, dall'altro sfodera una sintesi artistica che
personalmente mi lascia a bocca aperta: oltre ai personaggi (come
dicevo prima tutti memorabili) osservate le diligenze, il saloon, la
bottega del becchino, la prigione, la banca, i fortini, le tende
indiane e soprattutto i bellissimi cappelli che ricoprono
letteralmente tutti i suoi personaggi. Tutto realizzato con
un'immediatezza che ben si sposa con i protagonisti della strip.
Mi
piacciono i cowboy comici: adoro Cocco Bill, Lucky Luke,
Pedrito e Catfish. Mi diverto con i western umoristici
di Lino Landolfi.
Ma
Colt e il suo west povero e strampalato, fatto di
perdenti senza arte né gloria, avrà sempre un posto d'onore nella
mia biblioteca.
Jim Davis, futuro creatore di Garfield, è stato assistente di Ryan nella realizzazione di Colt.
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Divertente
strip montata
in verticale. 1967
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Curiosità
Jim Davis, futuro creatore di Garfield, è stato assistente di Ryan nella realizzazione di Colt.
Edizione consigliata
Come dicevo prima l'edizione non è certo da manuale dell'editoria ma la prefazione del critico Carlo della Corte è molto bella e impreziosisce il volume.
Altre
edizioni
l'Editoriale Dardo ha pubblicato tre libri su Colt: 45 colpi di Colt, Il Colt più scalcinato del west e Colt 192. Inoltre sempre la Dardo ha pubblicato il presentato dalla zitella Hildegar Hamhochker.
Nella sezione "altre edizioni" c'è un refuso e....confondi la Corno con la Dardo!! ;-)
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