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Piero Dami editore, 1974 (Italia, storie varie, 1959/60 - 1967) |
“Senti
mammina! Io sono un gallo o un pollo?”
“Si
è qualcuno o qualcosa se si fa di tutto per esserlo! Un pollo può
può valere molto più di un gallo, specie se è fatto in padella con
peperoni e mezzo bicchiere di marsala...”
(dialogo
tra il gallo Chicchirino e sua madre)
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Autoscatti ironici di Benito Franco Jacovitti. |
Oggigiorno
le opere di grandi artisti vengono spesso riproposte alle nuove
generazioni sotto forma di bei volumi che raccolgono le avventure dei
loro eroi più famosi o le loro storie più belle.
Magnus,
Pazienza,
Crumb,
Battaglia
si vestono per il grande pubblico di belle edizioni di fronte alle
quali possiamo rimanere affascinati dalle loro meraviglie artistiche.
Jacovitti
non fa parte di questo recupero. O meglio, le sue storie vengono sì
ripubblicate, ma la qualità delle edizioni non è davvero eccelsa.
Per
trovare un bel volume di questo grandissimo genio del fumetto bisogna
tornare un po' indietro nel tempo, esattamente negli anni '70, quando
l'editore Piero D'Ami
diede alle stampe un volume contenitore delle migliori storie
dell'artista molisano.
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La fantascienza surreale di Jacovitti, dalla storia Tom e Gionni. |
Basterebbe
la prima storia per farci amare Jacovitti
e il suo mondo, Little
Tom, in cui l'artista
ci ripropone le avventure di uno dei suoi personaggi più famosi, il
giornalista Tom Ficcanaso in fase amarcord, facendogli vivere
un'avventura nella Chicago del proibizionismo e del charleston, tra
gansters surreali, buffi poliziotti e una parodia di Al Capone che
parla toscano con leggero accento partenopeo. E le avventure del
giornalista continuano in Tom
e Gionni bellissima
avventura fantacomica in cui Jacovitti
ci propone un altro dei suoi personaggi più belli e meno conosciuti,
Gionni Galassia.
E naturalmente non poteva mancare il personaggio più amato di
Jacovitti,
Cocco Bill
presente con tre storie bellissime: Cocco
Bill nell'aldiquà,
Cocco Bill così e cosà
e Il Coccobello, il
brutto e il cattivo in
cui Jac
si diverte a sbeffeggiare i western di Sergio
Leone.
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Cocco Bill così e cosa', una delle tre storie contenute nel volume. |
Ma
non finisce qui. Perché a corredare il volume ci sono altre piccole
storie meno note ma sempre sublimi come quella dedicata al pirata
Gamba di quaglia,
un capolavoro che vede protagonista un simpatico pirata che al posto
della tradizionale gamba di legno ha una zampa di gallina, la parodia
shakespeariana Giulietto
e Romea, la
rivisitazione dell'antica Roma con Tizio,
Caio e Sempronio e le
avventure nel regno animale che vedono protagonista il gallo
Chicchirino
che non ama essere chiamato pollo e cerca in tutti i modi di
soddisfare il suo il palato con l'odiato verme
Filippo. E come ciliegina
su una ricca torta, le strisce mute autoconclusive del personaggio
Giuseppe,
delle piccole perle della risata.
Pagina
dopo pagina, i nostri occhi vengono invasi dal surrealismo di
Jacovitti,
attraverso i generi più cari al fumetto, come il western, il
poliziesco, l'avventura, la storia e la parodia, tutti rivisitati in
una chiave talmente personale da rendere Jacovitti
un artista unico nel
panorama del fumetto italiano e non.
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Prima tavola di Tizio, Caio e Sempronio. |
Perché
non siamo di fronte alla comicità burlesca di Lucky
Luke, o a quella riflessiva
dei Peanuts;
con Jacovitti
si entra in un mondo a parte fatto di vignette affollate, “spalsh
page” (ben prima degli americani) in cui è impossibile trovare uno
spazio vuoto, personaggi talmente surreali che sembrano usciti dai
quadri di Bosh
e naturalmente tutti quegli elementi che hanno reso personalissimo il
suo stile: salami, piedi e dita che spuntano dal terreno, vermi,
dadi, rocchetti, insomma oggetti di uso comune divenuti simboli di
uno stile personale e rivoluzionario, che farà scuola a tutti gli
artisti a venire, da Giorgio
Cavazzano fino ad
arrivare al mitico Andrea
Pazienza che
ammetterà pubblicamente l'influenza del maestro molisano nella sua
arte.
Un
libro imperdibile, che racchiude tutto il mondo di Jac
e che di lui sfoggia anche un apparato fotografico degno dei migliori
umoristi, fatto di espressioni facciali che rispecchiano fedelmente
la sua arte. E soprattutto un libro che racchiude il miglior periodo
artistico di Jacovitti,
che va dalla fine degli anni '50 agli inizi degli anni '70.
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Giulietto e Romea |
Sul
genio artistico e sull'unicità del suo lavoro è stato scritto molto
ma non abbastanza. Forse le nuove generazioni, abbagliate da una
comicità semplicistica che fa leva sulla volgarità per destare
interesse, stanno dimenticando “il miglior disegnatore europeo”
per citare un'affermazione di Carl
Barks, un artista che con
le sue storie ci ha fatto ridere, riuscendo a raccontare l'Italia con
quella sua lucida follia comica e surreale oggi introvabile nel mondo
dei fumetti.
Avevo
tredici anni quando trovai questo libro in un deposito di una
libreria. Lo sfogliai talmente tanto da spaginarlo completamente. Ma
quelle pagine cambiarono per sempre la mia vita.
Quelle
pagine piene di fumetti di un genio unico e inimitabile.
E
credetemi, ve lo posso affermare con certezza.
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Una delle tante e divertenti strip mute disseminate nel volume. |
Curiosità
Il
volume della D'ami fu pubblicato con una sovracopertina arancione che
è difficile trovare quando si acquista il volume su internet o nelle
varie fiere del fumetto.
Edizione
consigliata
Un
volume che tutt'oggi, forse, resta il migliore dedicato al grande
Jac,
curato in tutti i particolari: copertina inedita, prefazione di Vezio
Melegari tra le più belle
che mi sia mai capitato di leggere, una galleria dei cento più
famosi personaggi di Jacovitti
(avete capito bene, cento!) in una serie d'illustrazioni inedite e
soprattutto le bellissime storie che vanno a comporre questo libro
meraviglioso, ognuna di esse intervallata da un'illustrazione ancora
una volta inedita, a mo' di copertina interna, e da una delle mitiche
panoramiche che hanno reso Jacovitti
il più geniale fumettaro
comico italiano.
Altre
edizioni
Un
simile libro su Jacovitti
non è più stato realizzato. Le storie presenti sono state
pubblicate al tempo nei vari periodici come Il
Giorno dei ragazzi ecc...
Alcune di queste storie sono state ristampate nei recenti libri
pubblicati dalla casa editrice Stampa
Alternativa che, in modo
non del tutto eccelso, sta ripubblicando il meglio dell'opera di
Jacovitti.
È
già qualcosa.
Oltre
300: dello stesso autore non perdere...
Ciao! Benito Jacovitti e' fantastico senpre! Salute braziliani
RispondiEliminasempre fantastico Bira... un saluto a te e al Brazil.. grazie :)
RispondiEliminaNel volume D'ami la storia di GIulietto e Romea per questione di impaginazione fu decurtata di un paio di vignette e la didascalia dell'ultime vignetta di detta storia è diversa rispetto alla versione originale del "Giorno della Donna". Di tutto questo ed altro ho scritto sul trimestarle "Vitt & Dintorni".
RispondiEliminaTomaso Prospero
Grazie infinite per la segnalazione caro Tommaso che arricchisce l'articolo:)
RispondiEliminaMa sai che me son sempre chiesto perché diavolo finiva così la storia di Giulietto e Romea??
A presto e ancora Grazie:)