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Milano Libri edizioni, 1981 (Argentina, storie varie, anni '70) |
“Sono
di una generazione a cui costa superare le cose”
(Alack
Sinner)
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Muñoz & Sampayo |
Quando
tengo i miei corsi a fumetti solitamente presto qualche mio fumetto
agli allievi desiderosi di conoscere qualcosa di nuovo e originale.
Recentemente uno di loro se ne venne tutto entusiasta e
riconsegnandomi un libro mi disse: “Ora
ho capito qual è stata la fonte d'ispirazione di Miller per Sin
City!”.
In
effetti, leggendo le storie di Alack
Sinner e
soprattutto guardando i disegni di Muñoz,
non si può non pensare al fumetto di Miller,
così come non c'è niente di nuovo in Sin
City
che non sia stato realizzato in Alack
Sinner
vent'anni prima. E' per questo motivo che il personaggio del duo
argentino ha un posto d'onore in questa biblioteca, mentre Marv,
Hartigan
e il Bastardo
giallo
no.
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La
nuda e cruda realtà di
Alack Sinner.
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Naturalmente
non è solo questo il motivo. Di fatto di motivi per essere citato,
elogiato e acclamato dal mondo dei comics il detective privato creato
da Muñoz
e Sampayo
ne ha parecchi.
Basta
sfogliare la prima storia di Alack
Sinner,
Il caso Webster,
contenuta in questa raccolta pubblicata dalla Rcs negli anni '80, per
capire che siamo di fronte a un fumetto fuori dagli usuali schemi
artistici e narrativi. Non che il fumetto sia povero di eroi in
impermeabile e mozzicone di sigaretta tra le labbra, ma con Alack
Sinner,
Muñoz
e Sampayo
riescono a sfruttare il genere come nessun altro era mai riuscito a
fare prima.
Lavorando
a stretto contatto, la coppia Muñoz
disegnatore e Sampayo
sceneggiatore
sfornano una serie di storie che colpiscono il lettore come un pugno
nello stomaco per realismo e innovazione, quello stesso pugno a cui
la letteratura hard-boiled ci aveva già abituato.
Il
caso Filmore,
Constancio e Manolo,
Città oscura,
Conversando con Joe
e Il caso Webster
ci scorrono sotto gli occhi allo stesso modo in cui lo squallore e la
solitudine scorrono nella vita del protagonista, che trascinandosi
per le vie di una New York messa a nudo dai disegni di Muñoz,
cerca con disperata consolazione di lasciarsi alle spalle i duri
colpi che la vita gli ha inferto e che continua a infliggergli.
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Luci
e ombre: la sublime arte di José
Munoz.
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E
Sinner da
duro dal cuore tenero qual è, preferisce consolarsi nella sua
autodistruzione, cercando l'amore e l'amicizia spesso in un fondo di
bottiglia o nascondendosi dietro il fumo nel lento consumarsi delle
sigarette che serra tra le labbra.
Non
è un fumetto facile Alack
Sinner,
figlio di quella letteratura da duri di Hammett
e Chandler,
questo antieroe perdente ci appare così vero che non è difficile
immedesimarsi nella sua disillusione. Crede nei valori in un paese
che li ha persi, in cui la giustizia è al servizio del denaro e
dell'arroganza, quella stessa giustizia che lui sente di dover fare
emergere in ogni episodio, pur sapendo che in ogni vittoria si cela
sempre un'amara sconfitta: la sua. La sconfitta di un uomo incapace
d'esternare le proprie emozioni e di viverle fino in fondo. Ed è
questa una delle carte vincenti di questo capolavoro a fumetti:
mettere in risalto i pensieri del protagonista e renderne partecipi i
lettori, ponendo in secondo piano tutti gli aspetti polizieschi che
altresì ne farebbero un normale poliziesco.
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Il caso Webster, la prima indagine di Alack Sinner. |
Ma
Alack Sinner
non ha nulla di normale perché è un fumetto fuori dal comune come
dimostrano i disegni di José Munoz che con il suo splendido bianco e
nero ci avvolge in un viaggio artistico di luci e ombre come nessuno
artista ha mai saputo fare (se escludiamo il maestro del bianco e
nero per eccellenza: Alex
Toth).
Il suo tratto ha la stessa complessità del personaggio che disegna e
le sue vignette sono un insieme di personaggi che popolano le vie e i
bar della grande mela con lo stesso disincanto che Sinner
prova per la vita. Un complessità stilistica e un uso delle ombre
che ha influenzato artisti come Lorenzo
Mattotti,
Gustavo
Trigo,
Igort e che ancora oggi stupisce per carica emotiva.
Quello
di Muñoz
e
Sampayo
resta uno dei sodalizi artistici più importante nella storia dei
comics e i due, insieme, hanno sempre mantenuto un livello nelle loro
storie talmente alto da gridare al miracolo.
Così
come, quando finirete di leggere Alack
Sinner, Così com'era,
vi accorgerete di aver appena assistito a un vero miracolo di parole,
luci e ombre.
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Alack Sinner, nel segno di Muñoz |
Curiosità
Fu
il comune amico Oscar Zarate a far incontrare Muñoz
& Sampayo
dando così il via a una delle più
formidabili coppie artistiche che il mondo dei comics abbia mai
avuto.
Muñoz
proviene da anni di lavoro come
disegnatore di fumetti, mentre Sampayo è un insoddisfatto
pubblicitario senza nessuna esperienza nel mondo dei comics. Il loro
primo progetto insieme sarà proprio il personaggio di Alack Sinner.
Molto
curiosa la somiglianza di Alack con il tenente Zero Galvan,
protagonista della serie Precinto 56 (da noi 56° Distretto), un
fumetto poliziesco ambientato a New York; come Sinner anche Galvan è
robusto, biondo e dai modi sbrigativi. Fu il debutto di José Muñoz
nel mondo del fumetto.
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Zero Galvan, possibile antesignano del più noto Alack Sinner. |
Edizione
consigliata
Bei
tempi quando la Milano Libri faceva dei bei cartonati, con una buona
stampa e degli ottimi apparati critici. Naturalmente la qualità
della stampa, nel corso degli anni, è nettamente migliorata ma il
fascino di questi cartonati rimane tutt'oggi inalterato.
Altre
edizioni
Sono
diverse le edizioni delle storie di Alack
Sinner.
Oltre al volume consigliato, meritano attenzione sia le edizioni
pubblicate dalla casa editrice Hazard
(in cui potete leggere delle storie non contenute in Alack
Sinner, Così com'era)
e quelle della Nauges
che sta ripubblicando le avventure dell'investigatore di Muñoz
e
Sampayo
in delle belle edizioni correlate da DVD. Anche la Acme
ha pubblicato le storie del biondo detective in tre bei volumi negli
anni '90.
Di
recente pubblicazione invece è il volume cartonato Alack
Sinner
nella collana I
maestri del fumetto
allegato al settimanale Panorama
in cui potete gustarvi quasi tutte le storie pubblicate nel volume
consigliato.
Oltre
300: degli stessi autore non perdere...
Ottimo articolo sul duo Munoz/Sampayo ; comunque il tuo allievo ha mai visto il fumetto ATMOSFERA ZERO ( OUTLAND ) di Steranko , ma anche la GN CHANDLER , sempre di Steranko ? Il tratto del Miller di SIN CITY secondo me arriva anche da lì ...
RispondiEliminaBellissimo Atmosfera 0 di Steranko... Diciamo pure che Miller è stato grande ma che la sua grandezza deriva (giustamente come nel caso dei grandi) dalla sua conoscenza di determinati autori: KirbY, Steranko, Munoz, Gianni De Luca e via dicendo...
EliminaMiller è tuttora un grande anche perchè non si ferma a riposare sui meritati allori me è sempre in cerca di nuovi stimoli visivi e non ; volevo chiederti se secondo te nelle sue cose immediatamente successive al primo SIN CITY è possibile che sia stato influenzato da Roberto Bonadimani ? a me pare di sì , anche perchè sono un "partigiano" di Bonadimani e quando vidi la cover di ETERNAL WARRIOR # 1 fatta da Miller x la Valiant nel '91 sembrava uscita dal ciclo di ANHYA ...
RispondiEliminache io sappia, Miller conosce molto bene i nostri autori... Bonadimani è un grandissimo che pochi conoscono... lui potrebbe conoscerlo e anche bene... :)
EliminaIn effetti non avevo mai pensato che alcune tavole della GN "Elektra LIves Again" avevano lo storytelling simile a quello degli adattamenti shakesperiani di De Luca ...
RispondiEliminase l'è studiato bene De Luca il buon Miller... :)
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