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Hazard Edizioni, 2001 |
“I
Tijuana Bibles... la carica anarchica del proibito!”
(Art
Spiegelman)
Ricordate
quando negli anni '80, da buoni dodicenni sulla via del brufolo in
faccia e gli ormoni alla stelle, sfogliavamo i mitici giornaletti
porno? Ricordate quel senso di trasgressione, quel leggerli di
nascosto come se stessimo facendo qualcosa di proibito agli occhi del
mondo, dei nostri genitori o ancora peggio delle varie parrocchie
d'appartenenza?
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Un tipico Tijuana Bibles: brutto, sporco e cattivo. |
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Arcibaldo
nell'episodio intitolato Fiuu.
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Poldo
e Olivia come non li avete mai visti.
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Perché,
attenzione, siamo negli Usa, il paese dalla nascosta immoralità che
però sbandiera a tutto vento e a tutto il mondo la sua moralità. E
affinché non vi sia qualcuno che voglia compromettere
quest'integrità morale, chi di dovere si affrettò a fare qualche
linea guida, tipo il codice Hays che negli anni '30 ammoniva chi,
tramite i film, inviava messaggi “malvagi” offensivi verso la
religione e naturalmente proibiva qualsivoglia sequenza di nudo
parziale e integrale.
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Parodia
porno dell'episodio di Gordon Il mare del mistero.
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Ma
se i benpensanti volevano fare dell'America la succursale di un
paradiso moralistico, non avevano ancora fatto i conti con dei
piccoli albetti, stampati un po' alla buona e rilegati alla meno
peggio, ma dal contenuto esplosivo e oltre la trasgressione più
assoluta: i Tijuana Bibles.
Negli
anni '20, l'epoca in cui il proibizionismo non fece che aumentare il
vizio di bere di ogni americano, questi albetti venivano spacciati in
totale clandestinità mettendo letteralmente a nudo i più noti
personaggi della politica, del cinema e soprattutto del fumetto
rendendoli protagonisti di esilaranti e deliranti avventure porno,
per la gioia di tutti quegli americani che leggevano le eroiche
avventure di Braccio di Ferro, Topolino, Flash Gordon, Tarzan e Dick Tracy che difendevano il bene
con le loro micidiali armi sui più importanti quotidiani d'America,
per poi rileggerli in versione per adulti in cui davano sfogo alla
loro natura sessuale usando ben altre armi.
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Topolino,
Minnie e Paperino: uno strano triangolo bollente!
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Ma
I Tijuana Bibles erano famigerati e offensivi per
chiunque, non tenevano conto di razze, etnie, sesso, religione o ceto
sociale; tutti erano dei perfetti bersagli per questi “Dirty
Comics” che hanno sancito una vera e propria rivoluzione nel
mondo dei fumetti e perché no della cultura in genere. Perché se le
pagine di questi albetti erano un concentrato di sesso e stereotipi
negativi che se ne fregavano di qualsiasi tipo di moralità, è anche
vero che hanno rappresentato la prima vera forma di comic book
americano, spianando la strada a tutto quel fumetto underground che
verrà innalzato a forma d'arte, influenzando artisti come Robert Crumb, Art Spiegelman, Gilbert Shelton, e gran parte del fumetto
indipendente a venire.
Quindi
diciamo grazie alla Hazard che ha racchiuso in un volume (che
riprende il tipico formato degli albetti clandestini) alcuni dei più
noti personaggi della golden age; Gordon, Li'l Abner, e
Braccio di ferro come non li avete mai visti, realizzati da
artisti sconosciuti non particolarmente talentuosi che tra gli anni
'20 e gli anni '60 riuscirono a ritrarre il lato più oscuro,
perverso e osceno di quel falso perbenismo americano... quello sì
parecchio perverso.
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Personaggi dei comics presi di mira. Ma i Tijuana Bibles parodiavano anche star del cinema e della politica. |
Curiosità
Il nome Tijuana Bibles era un palese riferimento alla città del peccato posta ai confini con il Messico; era un modo per depistare eventuali tutori della legge dagli ignoti produttori.
Nonostante
i numerosi sequestri avvenuti nelle principali città americane, non
si conoscono casi di eventuali autori che siano stati portati in
tribunale per aver realizzato i famigerati albetti.
Anche
al grande maestro Will Eisner fu proposta la realizzazione di
uno degli albetti clandestini a tre dollari a pagina. Il maestro
racconta l'episodio nel suo bellissimo libro Il
Sognatore definendo il suo rifiuto “Una delle
decisioni morali più difficili della mia carriera!”.
Omaggi
alle Tijuana Bibles compaiono i Watchman
di Alan Moore e Dave Gibbons e nel film Il miglio
verde di Frank Darabont.
Edizione consigliata
Quella della Hazard è l'unica in Italia, per il momento. Un'edizione ben fatta, che rispetta il formato "clandestino" originale e con un apparato critico introduttivo degno di nota.
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I testi apparsi su "Avventure di carta" sono tutti scritti da Ned (Nedeljko Bajalica) e possono essere pubblicati anche altrove, con la raccomandazione di citare la fonte e gli autori!
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